Autore Topic: Berlusconi : "Dimissioni ? Piuttosto la guerra civile"  (Letto 4812 volte)  Share 

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AyeyeBrazov

Re:Berlusconi : "Dimissioni ? Piuttosto la guerra civile"
« Risposta #40 il: 20 Novembre, 2010, 12:22:10 pm »
http://www.youtube.com/watch?v=v0zTttsQpCs&feature=player_embedded#!

se ci fosse una guerra civile io saprei dove andare  ....devono morire sti bifolchi di merda.......
adda murìSansone cu tutt 'e Filistei, però che grandi che sono stati, li inviterei tutti nell'uncensored :asd:

Offline djcarmine

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Re:Berlusconi : "Dimissioni ? Piuttosto la guerra civile"
« Risposta #41 il: 20 Novembre, 2010, 12:23:34 pm »
MILANO - Fabrizio Dalcerri e Antonio Buono, rispettivamente capogruppo e consigliere comunale della Lega nel Comune di Opera (Milano) hanno rimesso il proprio mandato al sindaco Ettore Fusco. La decisione, comunicata dallo stesso sindaco, e' giunta all'indomani della pubblicazione su YouTube di un video che ritrae i due esponenti leghisti mentre bevono birra, pronuciano volgarita', (si sente anche una bestemmia) nella cattedrale di Monaco di Baviera. ''Dalcerri, in particolare - spiega il sindaco Fusco - non e' piu' da oggi capogruppo del gruppo PdL -Lega - Udc della maggioranza al Comune. Valuteremo a mente fredda il da farsi ma mi pare che il fatto che i due abbiano gia' rimesso il proprio mandato sia una ammissione di responsabilita' rispetto ad un fatto grave che e' accaduto anche se i due consiglieri erano si nel gruppo da dove e' partita una bestemmia, ma non hanno mai bestemmiato. Si sono scusati pubblicamente, si sono detti dispiaciuti e ora valuteremo il da farsi''. ''Come sempre in questi casi, quando la frittata e' fatta ed e' impossibile occultare o cancellare, si sceglie necessariamente la strada della minimizzazione - si legge in una nota del gruppo Consiliare centrosinistra Operese - Il copione e' gia' scritto: 'sono due stupidi di cui e' stato subdolamente rivelato un momento di debolezza. I due sono affranti e pentiti, alle reprimende severe del sindaco, hanno solennemente promesso che non lo faranno mai piu'. No, cosi' non puo' andare. Diciamo subito che non ci accontenteremo di questi logori piagnistei, che hanno l'unico scopo di prendere tempo e di dirottare l'attenzione generale su falsi bersagli''.

spostiamoli in uncensored  :look:
ed io mi sentii in quel momento come una prostituta sverginata dai suoi aguzzini

C. Pazzo 
Noi vinciamo in quanto esistiamo. Vinciamo quando siamo in 60.000 per Napoli-Cittadella e quando ci ricordiamo di Esteban Lopez o di Picchio Varricchio. Vinciamo odiando le strisciate e vivendo in funzione di questa maglia. Vinciamo andando con un paio di amici allo stadio e non guardando la partita in casa da soli in un salotto di Reggio Calabria. Vinciamo quando siamo migliaia ad ogni trasferta, vinciamo quando uno juventino nella nostra città viene additato come essere anormale e malato di scabbia

Offline regista

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Re:Berlusconi : "Dimissioni ? Piuttosto la guerra civile"
« Risposta #42 il: 20 Novembre, 2010, 12:35:17 pm »
adda murìSansone cu tutt 'e Filistei, però che grandi che sono stati, li inviterei tutti nell'uncensored :asd:

grandi?   :scratch:
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AyeyeBrazov

Re:Berlusconi : "Dimissioni ? Piuttosto la guerra civile"
« Risposta #43 il: 20 Novembre, 2010, 12:52:52 pm »
grandi?   :scratch:
toglici l'accento da lager, toglici le facce di cazzo e toglici pure quel fare odioso da tusa, il gesto io l'ho trovato fantastico  :compagni:

Offline vampyr8

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Re:Berlusconi : "Dimissioni ? Piuttosto la guerra civile"
« Risposta #44 il: 20 Novembre, 2010, 14:01:30 pm »
Si dimette la Carfagna, ricominciano i provini per il ruolo di ministro delle pari opportunità   :asd:

guallera

Re:Berlusconi : "Dimissioni ? Piuttosto la guerra civile"
« Risposta #45 il: 20 Novembre, 2010, 14:41:28 pm »
Carfagna pronta a dimettersi per il caso Bocchino. A volte si comincia e si termina una carriera per lo stesso motivo (cit.)

Offline regista

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Re:Berlusconi : "Dimissioni ? Piuttosto la guerra civile"
« Risposta #46 il: 20 Novembre, 2010, 14:42:48 pm »
toglici l'accento da lager, toglici le facce di cazzo e toglici pure quel fare odioso da tusa, il gesto io l'ho trovato fantastico  :compagni:
il fatto che degli ubriachi entrino in una chiesa o in una moschea o piuttosto in una sinagoga a bestemmiare..........e' un gesto fantastico?

te lo chiedo perche' mi pare  :sisi: che a volte scrivi cose intelligenti e perche' stiamo qua anche per conoscerci

premetto che io non sono un credente ma ho un intimo rispetto per chi lo fa e per i luoghi sacri in genere di qualsiasi religione ( tranne le cazzate tipo scientology)
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guallera

Re:Berlusconi : "Dimissioni ? Piuttosto la guerra civile"
« Risposta #47 il: 20 Novembre, 2010, 14:46:03 pm »
il fatto che degli ubriachi entrino in una chiesa o in una moschea o piuttosto in una sinagoga a bestemmiare..........e' un gesto fantastico?

te lo chiedo perche' mi pare  :sisi: che a volte scrivi cose intelligenti e perche' stiamo qua anche per conoscerci

premetto che io non sono un credente ma ho un intimo rispetto per chi lo fa e per i luoghi sacri in genere di qualsiasi religione ( tranne le cazzate tipo scientology)
Quotissimo

AyeyeBrazov

Re:Berlusconi : "Dimissioni ? Piuttosto la guerra civile"
« Risposta #48 il: 20 Novembre, 2010, 14:51:11 pm »
il fatto che degli ubriachi entrino in una chiesa o in una moschea o piuttosto in una sinagoga a bestemmiare..........e' un gesto fantastico?

te lo chiedo perche' mi pare  :sisi: che a volte scrivi cose intelligenti e perche' stiamo qua anche per conoscerci

premetto che io non sono un credente ma ho un intimo rispetto per chi lo fa e per i luoghi sacri in genere di qualsiasi religione ( tranne le cazzate tipo scientology)
beh si rispetto e provo anche invidia per la fede altrui non c'è dubbio. DIciamo pure che il mio intervento esaspera un pò quello che penso, provocazione. Il "movente" quello lo condivido, la chiesa ha troppo potere sulle coscienze dell'opinione pubblica, i'Itaglia è quella che è anche per colpa loro, dovremmo essere molto più laici e risoluti, per esempio la proposta leghista di legalizzare il mercato nato nelle mani della criminalità  organizzata non la considero così orrenda eppure la nostra Cristianissima Italia  non lo permetterebbe mai.

Offline regista

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Re:Berlusconi : "Dimissioni ? Piuttosto la guerra civile"
« Risposta #49 il: 20 Novembre, 2010, 14:58:38 pm »
beh si rispetto e provo anche invidia per la fede altrui non c'è dubbio. DIciamo pure che il mio intervento esaspera un pò quello che penso, provocazione. Il "movente" quello lo condivido, la chiesa ha troppo potere sulle coscienze dell'opinione pubblica, i'Itaglia è quella che è anche per colpa loro, dovremmo essere molto più laici e risoluti, per esempio la proposta leghista di legalizzare il mercato nato nelle mani della criminalità  organizzata non la considero così orrenda eppure la nostra Cristianissima Italia  non lo permetterebbe mai.

Penso che sulla religione ci sarebbero da dire tante cose, pero' credo che spesso ci si metta troppe cose nel grande calderone della laicita' dello stato : la religione e' una cosa, la politica della cei e' un'altra, quattro balordi consiglieri comunali di Lega e PDL ne so un'altra ancora.
In questo mondo  confuso bisogna saper discernere la merda dal resto
« Ultima modifica: 20 Novembre, 2010, 15:03:22 pm da regista »
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Offline kurz

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Re:Berlusconi : "Dimissioni ? Piuttosto la guerra civile"
« Risposta #50 il: 20 Novembre, 2010, 15:07:44 pm »
Ma a parte tutto questi fanno parte di partiti che si fanno portatori dei valori della cristianità .

gesucrì

bender89

Re:Berlusconi : "Dimissioni ? Piuttosto la guerra civile"
« Risposta #51 il: 20 Novembre, 2010, 15:09:49 pm »
Ma a parte tutto questi fanno parte di partiti che si fanno portatori dei valori della cristianità .


Mettono pure le bandierine leghiste nelle chiese e sulle facciate. :sad:


Offline Vino a Tavola

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Re:Berlusconi : "Dimissioni ? Piuttosto la guerra civile"
« Risposta #52 il: 22 Novembre, 2010, 12:56:14 pm »
"La misura era colma, non cederò
torno indietro solo se Silvio mi ascolta"

La rabbia del ministro per le pari opportunità : partito allo sbando, nelle regioni sistemi dittatoriali. "Il Cavaliere dice la cosa giusta: mi sono sempre comportata da signora"
di MASSIMO GIANNINI

Un partito "allo sbando". A metà  strada tra i "comitati d'affari" e le "bande di potere". Questo è oggi il Pdl. Lo è a livello locale, dove comandano "pochi capi con metodi dittatoriali". Lo è a livello nazionale, dove l'unico capo, Silvio Berlusconi, non sa più comandare. Su questo abisso, politico e morale, ha aperto una finestra Mara Carfagna. Con l'annuncio delle sue dimissioni, mostra agli italiani la nudità  del potere e, di riflesso, la caducità  del governo.

Nonostante gli attacchi dei nemici, nonostante le pressioni degli amici, il ministro delle Pari Opportunità  va avanti per la sua strada: "Non posso cedere - dice - è una questione di dignità ".

Sono ore difficili, per la donna che più di ogni altra ha incarnato a suo tempo l'archetipo femminile del berlusconismo, e che più di ogni altra in questi due anni è riuscita ad affrancarsene. La sua censura contro il Popolo della Libertà  non poteva essere più fragorosa. La sua rottura con Berlusconi non poteva essere più pericolosa. Ma la Carfagna non è affatto pentita. "La misura era colma. Ho fatto la mia scelta, e sono obbligata ad andare avanti. Quale sarebbe l'alternativa? Vivacchiare, facendo finta di niente? No, mi dispiace, non mi interessa...". Dunque, nessuna retromarcia, almeno per adesso. Nemmeno di fronte al ramoscello d'ulivo che ieri gli ha porto il "collega" La Russa, durante una lunga telefonata nella
quale ha addirittura ammesso "l'errore di questi mesi, cioè aver lasciato tutte le leve del partito nelle mani di Verdini". "àˆ vero - chiarisce il ministro - Ignazio mi ha assicurato che tenterà  tutte le strade per ricucire lo strappo. Ne prendo atto, e aspetto segnali concreti. Sono pronta a tornare sui miei passi, ma solo a condizione che si affrontino seriamente le questioni che ho posto". Berlusconi che la liquida come "la signora Carfagna" non è un buon segnale. Ma lei non si sbilancia: "Il presidente non lo interpreto. àˆ stato criptico, ma ha detto la cosa giusta: mi sono sempre comportata da signora, anche in questa vicenda".

Sono due le "questioni" sul tappeto, così come la Carfagna le riassume, dopo averle spiegate e rispiegate da un anno e mezzo, "anche in modo accorato e a tutti i livelli", e sia pure senza coinvolgere il presidente del Consiglio "se non in quest'ultimo mese". La prima questione riguarda i rifiuti. "A Salerno c'è il rischio che il termovalorizzatore non si faccia, a causa dello scontro tra Comune e Provincia. Sarebbe un danno enorme per quell'area. Per questo all'ultimo Consiglio dei ministri ho proposto di affidare le procedure a un commissario, nella persona del presidente della Regione Caldoro". Ma si sono ribellati Cosentino e Cesaro, i veri ras del partito in Campania, che prosperano sul torbido business dei rifiuti. Di qui la battaglia della Carfagna "per la legalità ". Di qui la sua denuncia sulle "bande di potere che stanno distruggendo il partito". "Su questo primo punto non scendo a compromessi. In Campania ci ho messo la faccia, con quei 58 mila voti presi alle regionali. Voglio essere a posto con la mia coscienza: se salta il termovalorizzatore, c'è il pericolo che anche Salerno, dopo Napoli, finisca sommersa dai rifiuti...". Dunque, sui rifiuti la Carfagna non farà  retromarce, in assenza di segnali inequivoci dal vertice del partito.

La seconda questione posta dal ministro chiama in causa la "natura" del Pdl. "Io non sto facendo una battaglia contro il partito, ma il fatto è che rischia di esploderci in mano. Io mi batto per un partito vero, autenticamente liberale e democratico, e non usato come uno strumento di potere a vantaggio di pochi capi locali che fanno il bello e il cattivo tempo. Perché questo è l'andazzo. A livello regionale e provinciale, il partito è governato con sistemi dittatoriali. Ed è chiaro che su questo c'è stata una sottovalutazione, se non un avallo, a livello nazionale...". La Carfagna parla di cose vissute in prima persona. Ai suoi racconta spesso di come, in questi mesi, non sia stata neanche invitata alle riunioni dei parlamentari campani. Di come, qualche volta, siano state addirittura "sostituite le date delle convocazioni via Internet". Di come a Salerno sia stata costretta ad aprire una segreteria politica a sue spese, perché il partito non le ha messo a disposizione nulla. Verdini le ha chiesto: "Mara, cosa vuoi? Più uomini in giunta? Io te li do...". Senza capire che il suo problema non è questo. "Io voglio prima di tutto rispetto. Voglio che le cose che dico siano ascoltate. E invece vengo delegittimata. Perché ci sono altri che "contano". Perché sono donna, e vorrei vedere cosa sarebbe accaduto se le stesse questioni le avesse sollevate un uomo...". Ma questo, oggi, è il Pdl. "A me non sta bene. La guerra per bande non porta da nessuna parte. àˆ ora di "normalizzare" la vita del partito".

Se il Cavaliere ascolterà , lei è anche pronta a rientrare nei ranghi. "Non voglio la rottura a tutti i costi. Sono disponibile a ricucire, purché però arrivino risposte concrete". E queste risposte, ormai, le può e le deve pronunciare solo il premier, e nessun altro. "Vedremo. Io sono scesa in politica con Berlusconi, e sono diventata parlamentare e ministro grazie a lui. Per questo ho annunciato che voterò la fiducia il 14 dicembre. Ma a questo punto Berlusconi deve dare un segnale chiaro e forte. Sul governo lo sta già  facendo. Ora tocca al partito, che ne ha altrettanto bisogno...". C'è chi pensa che il ministro abbia in testa un aut aut, da porre al Cavaliere: o io, o Cosentino. Lei non lo dice espressamente. àˆ chiaro che il taglio netto di questo nodo gordiano in Campania risolverebbe tutti i problemi. Ma è altrettanto chiaro che il premier non può sottrarsi al potere di ricatto che questo "cacicco", inquisito per camorra, esercita su di lui e sul suo partito. Dunque, tagliare il nodo non sarà  facile. Ma proprio per questo la Carfagna non cede, almeno per adesso. Certo è amareggiata sul piano personale: per gli attacchi che subisce per i suoi rapporti con Italo Bocchino ("l'amicizia viene prima della politica", dice) e per le volgarità  che patisce da gente come la Mussolini ("A lei non rispondo più, non vale la pena", aggiunge). Ma è anche preoccupata sul piano politico: se continua così, "il Pdl si sfascia, perde consensi, in Campania rischia di perdere le prossime elezioni amministrative". E sarebbe sbagliato anche illudersi che l'unico fronte di guerra sia solo la Campania. "Il malessere è ben più diffuso. Basta parlare con tanti nostri parlamentari, per rendersene conto".

Ma a proposito della sua regione, il ministro delle Pari Opportunità  ci tiene a chiarire un ultimo aspetto, che riguarda il suo prossimo futuro, la sua ipotizzata candidatura a sindaco di Napoli, il suo passaggio ipotetico nelle file di Fli o di Forza del Sud. "Non sono candidata a nulla, in questo momento. Non sto per trasmigrare da nessuna parte, meno che mai in Futuro e Libertà . Ho annunciato che mi dimetto da tutti gli incarichi proprio per questo. Io non tradisco nessuno. Ma a questo punto non voglio esser più tradita dal partito nel quale ho militato, e nel quale ho creduto".

m.giannini@repubblica.it





Frattini: "Grave Cosentino sul voto
non può restare a lungo coordinatore"

Frattini difende la Carfagna: Berlusconi la ascolti, anche Caldoro chiede un forte rinnovamento in Campania
di FRANCESCO BEI
Franco Frattini
ROMA - "La Carfagna fuori dal Pdl sarebbe una perdita per il governo e per il partito. In questo momento deve prevalere l'unità , ma mi auguro che Silvio Berlusconi trovi il modo di ascoltare il grido di dolore lanciato da Mara". Franco Frattini, reduce da due giorni passati a stretto contatto con il Cavaliere al vertice Nato di Lisbona, si schiera senza riserve con il ministro delle Pari Opportunità .

Stefano Caldoro, il governatore della Campania, ha chiesto ieri un ricambio dei vertice Pdl nella regione. Condivide?
"Caldoro descrive molto correttamente la situazione. Ho parlato con Mara e condivido la sua amarezza personale".

Tuttavia il premier, riferendosi alla Carfagna con quel gelido "signora", è sembrato piuttosto irritato per l'annuncio di dimissioni...
"E' vero, poteva sembra così. Ma io sono stato con lui in quelle ore e posso assicurare che si è trattato di un'impressione sbagliata. Anzi, mi creda: Berlusconi è rimasto molto colpito dalla sofferenza di Mara".

Cosentino sì o Cosentino no? Il coordinatore del Pdl, nemico di Carfagna, si deve dimettere?
"Diciamo che la Campania è una regione particolare e non mi sembra opportuno in questo momento fare l'assemblea degli eletti per indicare il nuovo coordinatore regionale. Su questo La Russa è d'accordo con me. Se anche Cosentino prendesse il 75% dei voti al congresso locale, ci sarebbe da fare una seria
riflessione sull'opportunità  che possa essere rinominato".

Quindi non sarà  Cosentino il nuovo coordinatore regionale?
"Per il momento può restare, ma non essere rinominato da un'assemblea che controlla. C'è poi un'altra considerazione. Ho letto che alcuni deputati che fanno riferimento a Cosentino avrebbero minacciato di non votare la Finanziaria se Berlusconi non avesse sposato la tesi del coordinatore. Se fosse vero sarebbe un gesto gravissimo. E' chiaro che Berlusconi avrebbe ragioni da vendere a dire: ora prendiamo la fiducia, chiediamo a Mara di stringere i denti, poi ci occupiamo del rinnovamento del partito. In Campania e non solo".

Che giudizio dà  sull'annuncio di dimissioni della Carfagna?
"Quando si fa politica a volte bisogna ragionare meglio sui tempi e stringere i denti. Il governo sta vivendo una fase difficile. Ma è stato comunque un gesto utile a fare chiarezza. Mara non può essere abbandonata a se stessa e la sua forte richiesta di rinnovamento in Campania, ribadita anche da Caldoro, deve trovare una riposta. Io lavorerò perché questa risposta ci sia".

Intanto Casini sembra voler trattare con il governo senza porre più la condizione delle dimissioni di Berlusconi...
"E' un cambiamento di rotta importante che non va lasciato cadere. Casini, fino a qualche giorno fa, era pronto a un accordo con il Pd per fare un governo tecnico. Ora invece, pur mettendo alcuni "caveat", si apre a una possibile intesa con la maggioranza. Continuo comunque a credere che sia possibile riprendere un percorso comune anche con Fli".

In concreto come pensate di superare indenni il 14 dicembre?
"Occorre avere una fiducia piena e non una maggioranza risicata, su questo ha ragione Maroni. Ma il partito del non-voto, quella massa di parlamentari che prima puntava al ribaltone, adesso comincia a riconoscere a Berlusconi il diritto di portare a termine la legislatura".

Ma la Lega finora si è opposta all'ingresso dell'Udc in maggioranza.
"La Lega ha dato prova di essere un perno della stabilità  di governo. Ma deve anche riconoscere che l'Udc, quando si è trattato di esaminare i decreti sul federalismo nella commissione La Loggia, ha sempre tenuto un atteggiamento costruttivo"



Costretto a scegliere tra cosentino e carfagna, si indebolirà  comunque (molti nel partito le danno ragione), questa è davvero la fine.
« Ultima modifica: 22 Novembre, 2010, 12:58:07 pm da monDieu »

Offline ciccio-s

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Re:Berlusconi : "Dimissioni ? Piuttosto la guerra civile"
« Risposta #53 il: 22 Novembre, 2010, 13:01:57 pm »
mo si allea con casini e ce lo dobbiamo tenere ancora...  :suicidio:

Offline Vino a Tavola

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Re:Berlusconi : "Dimissioni ? Piuttosto la guerra civile"
« Risposta #54 il: 22 Novembre, 2010, 13:05:39 pm »
intanto  frivolezze di giornata, nota del quirinale indispettito per non aver ricevuto il dl sui rifiuti (sempre qui si torna) e bocchino che rivendica il 50% di copyright sul simbolo del PDL  :ciappa:
mo si allea con casini e ce lo dobbiamo tenere ancora...  :suicidio:

deve cedere su troppi fronti vitali (per lui) al fine di fare nuove alleanze. non so se lo farà , non credo, in ogni caso sarà  quantomeno ridimensionato... vediamo

Offline ciccio-s

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Re:Berlusconi : "Dimissioni ? Piuttosto la guerra civile"
« Risposta #55 il: 22 Novembre, 2010, 16:23:59 pm »
deve cedere su troppi fronti vitali (per lui) al fine di fare nuove alleanze. non so se lo farà , non credo, in ogni caso sarà  quantomeno ridimensionato... vediamo
io credo che pur di rimanere scenda a compromessi, così come casini scenderà  a compromessi per avere più potere in parlamento, in questo scenario c'è però da tenere conto della lega...

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Re:Berlusconi : "Dimissioni ? Piuttosto la guerra civile"
« Risposta #56 il: 22 Novembre, 2010, 17:49:28 pm »
io credo che pur di rimanere scenda a compromessi, così come casini scenderà  a compromessi per avere più potere in parlamento, in questo scenario c'è però da tenere conto della lega...
non tanto la lega, quanto il suo partito. la lega concederà  il massimo fino a quando riterrà  di poter portare a casa il federalismo, dopodichè mollerà .
la divisione è tra i suoi sgherri. tra quelli appunto che gli consigliano di trattare e di ammorbidirsi, e quelli più realisti del re alla stracquadanio, che accusano i colleghi di tramare nell'ombra se tacciono invece di difendere il premier a spada tratta.
la bella cortigiana mara ha fatto esplodere le contraddizioni del partito in campania, che rispecchia in parte la situazione a livello nazionale: frattini si è schierato con lei ad esempio.
credo anche che la recente posizione di casini sia solo per guadagnare tempo... 3 settimane da qui al 14 sono tante. le squadre si studiano.