Autore Topic: Il bacio dell'assassino (Stanley Kubrick, 1955)  (Letto 3286 volte)  Share 

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bender89

Il bacio dell'assassino (Stanley Kubrick, 1955)
« il: 02 Novembre, 2010, 23:33:59 pm »


Un pugile fallito prende le difese di una ballerina, violentata e tenuta segregata dal suo datore di lavoro.

Flashback noir dalla regia rigorosa e la narrazione semplice. Ne viene un lavoro compatto e senza fronzoli, con trama e interpretazioni abbastanza anonime. Degna di nota è la confezione, che sebbene ridotta all'osso (poco più di un'ora di film) regala spunti del Kubrick che verrà  (bellissime le inquadrature esterne).
Se vi piace il genere Giovanni saprà  consigliare di meglio. Per me v'o putite sparagna'. :look:
**3/4

guallera

Re:Il bacio dell'assassino (Stanley Kubrick, 1955)
« Risposta #1 il: 03 Novembre, 2010, 13:33:59 pm »
Per me v'o putite sparagna'. :look:
**3/4
Ovviamente dissento fortissimamente. Prima di tutto si tratta pur sempre del film di esordio di Kubrick (visto che Fear & Desire è praticamente irrecuperabile poi è per lo più un film quasi "amatoriale"), seconda cosa essendo un b-movie dell'epoca a budget ridotissimo va pur sempre preso per quello che è. E' ovvio che chi si aspetta un'opera simile a quelle successive del regista rimarrà  deluso, ma per me è un piccolo gioiello del genere....tra l'altro l'influenza col cinema europeo soprattutto con l'impressionismo tedesco è incredibilmente evidente, il che lo rende comunque superiore alla maggior parte dei b-movie dell'epoca. Il finale con i manichini è già  da alto cinema.
Consiglio vivamente di vedere il successivo Rapina a mano armata, produttivamente più ricco, cinematograficamente più maturo, il primo capolavaro di Kubrick.

Offline ziumberto

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Re:Il bacio dell'assassino (Stanley Kubrick, 1955)
« Risposta #2 il: 04 Novembre, 2010, 18:34:06 pm »
Su Rapina a mano armata quoto il guallera senza dubbio, è un film che lascia intravedere il talento, l'eclettismo, lo sberleffo, la precisione e la grande abilità  negli andirivieni temporali.
Il bacio, malgrado alcune inquadrature molto ricercate e il binario realistico/onirico, è troppo debole nella storia e negli attori (per ammissione dello stesso autore).
Lo scarto di un punto c'è tutto.