Siamo nella Parigi del 1840 e una compagnia di attori ottiene ogni sera un gran successo nel teatro popolare dei "Funambules". Tra essi c'è anche un mimo, Baptiste Debureau, artista dal temperamento romantico, che si innamora perdutamente della bellissima Garance. La donna è contesa da altri tre uomini: Frédérick Lemaà®tre, attore geniale, ma truculento, Lacenaire, anarchico omosessuale, e il Conte di Montray...Melodramma con impostazione teatrale. La commistione tra realtà e finzione fa da motore di una storia di gelosia shakespeariana, con i soliti apici di violenza ed eccesso.
La scena teatrale è parte integrante della costruzione dei personaggi, tutti caratterizzati da padreterno. Ognuno interpreta mano mano ciò che si rende utile a delineare il contemporaneo impatto emozionale degli eventi "reali". Esempio di questo eclettismo è Frederick, il personaggio più importante dopo Baptiste. Passa dalla megalomania di Cesare all'autodistruzione di Otello. In scena come nel privato.
Purtroppo a me i drammi sentimentali fanno proprio cacare, li trovo di una banalità unica. E' un problema mio, e uno dei motivi per cui considero Casablanca, tra le recenti visioni, un filmetto di sfaccimma che uno se putesse pure sparagna'.
Non è il caso di questo, che è un'opera di tutt'altro respiro e di rara bellezza formale. Voti altissimi.