"Buon anno videosorveglianza" e un ironico: "Area Videosorvegliata". Questo il testo di due striscioni apparsi nel secondo tempo della partita di ieri sera in Curva B. Gran parte dei tifosi presenti allo stadio ne ignorava il significato, qualcuno lo ha capito solo successivamente; poco dopo la loro esposizione infatti, gli ultras hanno acceso un numero incredibile di fumogeni, creando una vera e propria cortina di nebbia artificiale. Con l'intento, riuscitissimo, di oscurare le videocamere poste all'interno del San Paolo per scoprire e arrestare gli autori di eventuali reati.
VENTO A FAVORE - Ci si è messo anche il vento, che invece di portare verso l'alto il fumo, lo ha sospinto verso la Curva A e il Settore Ospiti, coprendo a mano a mano tutto il campo, e disturbando ovviamente anche la visuale degli altri spettatori. A quel punto, oscurate le videocamere, è partita l'offensiva al settore occupato dai tifosi juventini. Petardi, fumogeni, persino un tentativo di sfondare la parete divisoria della gabbia metallica. Momenti di terrore per i sostenitori bianconeri, che hanno dovuto abbandonare il loro settore per ripararsi all'interno.
PROVVEDIMENTI - Lo speaker del San Paolo è stato invitato a leggere un messaggio per ricordare come atti del genere possono provocare la sospensione della partita e la squalifica del campo per le gare successive. La preoccupazione che in questo momento aleggia è proprio questa: i presupposti per un provvedimento disciplinare, magari a carico delle due curve, ci sono tutti. Bisognerà aspettare la pronuncia del giudice sportivo Tosel. Che con il Napoli, si sa, non è mai stato tenero.
tuttonapoli

Per i curiosi, l'autore è il chiattone che mangiava gli spaghetti sul fresellone
