Lo pubblico per la gioia di Albertuccio.

In mattinata ho fatto un sogno tremendo, mi so' addirittura segnato qualcosa per raccontarvelo.
Praticamente eravamo nella mia aula del liceo, seduti a presenziare ad una lezione di Rocco. Quest'ultimo lo concepivo come professore di storia dell'arte ma disquisiva di calcio. Aveva un paio di jeans, una camicia a righe, occhiali tondi grossi e una discreta panza. Stava parlando di Calaiò, diceva che alla fin fine i 14 goal che fece in B erano una miseria se confrontati al numero totale di partite. E si aiutava tanto bellill scrivendo i numeri alla lavagna, cerchiando, indicando con una bacchetta di legno.
All'improvviso si alza Wendell dal primo banco (ormai l'ho associato al nano di Twin Peaks, aveva il suo fisico con la faccia delle pizzate

) estrae una pistola a tamburo enorme e trivella Rocco esclamando "Tu! Non meriti di vivere...". Al primo colpo, al ventre, schizza uno schifo di liquido verdastro che copre in pieno il piscione e Volpe, entrambi seduti serissimi al primo banco (gli unici due col grembiule).
Il resto è un delirio che ricordo confusamente. Le uniche immagini distinguibili sono quella di Rocco, agonizzante nel mezzo, Gabriella a sinistra (maronn, con dei coscioni e dei fianchi enormi

), che batteva i pugni a terra e alluccava a pazz; un gruppone capitanato da Giovanni, Suker e Turz che prendeva a calci quello che restava di Wendy nell'angolo destro della stanza.
il sogno finisce con Alberto che entra nell'aula vestito da clown e con la posa tipica di Topolino. Si fermano tutti, lui se ne viene con un "No, no. Ragazzi, così non va bene

".