1973: Susie Salmon, una quattordicenne, viene violentata e uccisa brutalmente dal suo vicino di casa che la attira in una stanza appositamente costruita sottoterra, George Harvey, che presto si scoprirà essere un assassino seriale di ragazzine e donne e non uno sbandato qualunque.
Poco dopo l'omicidio, Susie giunge in un limbo che serve per raggiungere il paradiso da dove ha la possibilità di seguire le vite della famiglia, degli amici e anche del suo assassino, nel corso della storia in procinto di uccidere Lindsey (sorella di Susie), visto l'insuccesso avuto dalla giustizia nel catturarlo. In questo limbo incontra Holly una ragazza morta che deve condurla al paradiso e che cerca di farle superare il tragico omicidio che le ha tolto tutto quello che desiderava.Disastro Totale. L'ex ciccione neozelandese Peter Jackson torna ad occuparsi di thriller dai risvolti soprannaturali, dopo l'interessantissimo Creature del cielo del 1994, che sancì la sua svolta nel cinema "elitario" dopo i primi lavori ultrasplatter degli esordi....ma stavolta sbaglia completamente il bersaglio, costruendo un insopportabile pastrocchio attigendo a piene mani da film già visti (la vita ultraterrena della ragazzina ricorda tantissimo un altro film ciofeca del 1998 con Robin Williams e Annabella Sciorra di cui adesso non ricordo il nome, il finale terribilmente ridicolo è una copia spiaccicata del delirante ed insopportabile Ghost, la stessa famiglia descritta in maniera edulcorata e stereotipata ci fa rimpiangere la pomposità e melensa famiglia di modello spielberghiano...), ed allungando terribilmente il brodo di circa mezz'ora abbondante con quadretti da spicciola New Age che non fanno altro che annoiare. Per non parlare poi del finale giustizialista arrivato in maniera divina, roba veramente ridicola da spedire a calci in culo Jackson fino alla terra di mezzo e farlo seviziare da una banda di hobbit arrapati...
Si salva solo il cattivissimo pedofilo assassino interpretato da Stanley Tucci, per il resto meritatissimo flop mondiale.
*1/2