Pure a me durante la gara da fastidio a volte vedere lui che cazzea il compagno che non gli passa la palla o sbaglia la misura del passaggio.
Però poi vedo la rabbia che ci mette in tante cose,dalla rincorsa dell avversario al recupero in difesa fino al gol fantastico in cui sembrava credere dal primo momento che ha ricevuto palla da Pandev.
Allora mi viene da pensare perché non si dannano l anima pure i compagni quando sbagliano i passaggi elementari,fanno delle pisciate ridicole in difesa e si adagiano sul fatto dell errore individuale,che per l amor del cielo ci può tranquillamente stare perché non si parla di fenomeni,ma almeno quella cazzo di voglia di vincere e di dannarsi l anima per un passaggio o uno stop come fa Cavani,soprattutto dopo che ha sbagliato un gol o una conclusione o un passaggio lui ci crede sempre.
Senza mia intenzione di fare paragoni ridicoli,ma il Napoli che era grande oltre venti anni fa non era solo la grandezza di Diego o i colpi di Giordano Carnevale e Careca.
Era quella volontà e quella cazzimma odiosa per gli avversari,quando i nostri pure per una merdosa rimessa laterale o una punizione se magnaven l arbitro o il guardalinee.
E quella mentalità la tenevano pure Bruscolotti Ferrario Volpecina o Muro quando subentravano,non solo i più forti tecnicamente.
Questa cosa(ripeto senza paragoni)io la rivedo in Cavani e la vorrei rivedere pure in giocatori di ruolo differente e pure scarsi tecnicamente,ma almeno ca jettassen ò sang se fanno un errore senza acalà a capa come spesso fanno.
E mo che mi sono sfogato me lo dico da solo: "
a chi e cacat ò cazz?"
