Autore Topic: L'angolo della lettura  (Letto 301214 volte)  Share 

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Offline calvin

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #680 il: 19 Luglio, 2012, 09:58:38 am »
Ho appena letto il libretto (etto per dimensioni non per contenuti):
La fabbrica dell'uomo indebitato - Maurizio Lazzarato - Derive approdi

Che dire lo consiglio un poco a tutti, una lettura mooolto interessante del sistema del debito come regolatore sociale
fare sesso con le proprie opinioni rende più ciechi che farsi le seghe!

falceEmarcello

L'angolo della lettura
« Risposta #681 il: 20 Luglio, 2012, 08:00:58 am »
Queneau - I fiori blu



Letto. Carino.
Comunque una narrazione molto vicina a pennac, post adolescenziale molto surreale onirico, insomma non e' proprio il mio genere ma nel suo genere davvero ben fatto
Una chicca la traduzione nientedimeno che di Calvino
Grazie enzuccio
« Ultima modifica: 20 Luglio, 2012, 08:03:16 am da F&Marcello »

Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #682 il: 22 Luglio, 2012, 10:28:53 am »


Letto. Carino.
Comunque una narrazione molto vicina a pennac, post adolescenziale molto surreale onirico, insomma non e' proprio il mio genere ma nel suo genere davvero ben fatto
Una chicca la traduzione nientedimeno che di Calvino
Grazie enzuccio

Pennac si ispira molto a Queneau, e in altre opere lo si avverte ancora di più

la stessa traduzione di Calvino non è casuale...

:ok:
Uà mentre stiamo in viaggio di nozze ce stann nientemeno 5 partite :maronn:
Potrebbe essere il cambio di marcia definitivo del nostro amato Napoli :sad: :look:

Offline signor groucho

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #683 il: 22 Luglio, 2012, 10:36:41 am »
Diciamo che Calvino si ispira a Queneau prima di tutto. Tra l'altro Queneau era un uomo di scienza, razionale. I fiori blu sono per me la sua opera migliore, e Calvino è un grande a cercare di mantenere intatto lo spirito di un libro che si basa su giochi di parole. Ma bellissimo è anche Zazie nel metrò. Poi Queneau ha scritto due chicche, una raccolta di sonetti interscambiabili, dove puoi leggere il primo verso di un sonetto, il secondo prenderlo da un altro, il terzo ancora da un altro, e così via. E poi il mitico Esercizi di stile, con la traduzione di Eco, dove la medesima situazione la ripropone descritta in svariati modi. Credo che Calvino alla fine sia superiore a Queneau per numero di opere di livello scritte, ma i francesi non concorderanno. Pennac al confronto è un dilettante, nel senso che si diletta. Uno scrittore con qualche buona idea, una prosa leggera e molto piacevole.
Alfrè ti conviene abbandonare la conversazione :look:

Offline signor groucho

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #684 il: 22 Luglio, 2012, 10:42:19 am »
:ok: oggi feltrinelli

il contest continua
Io tra i libri che ho preferito in assoluto metto:
I Demoni (ma anche il resto della produzione del russo pazzo)
Lo Straniero e La Peste di Camus
Se una notte d'inverno un viaggiatore di Calvino

Mi piace molto anche John Fante, A Ovest di Roma o Chiedi alla Polvere, La Confraternita dell'Uva...
Per tornare in Russia, Oblomov di Goncarov.
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Offline Ragionier Cuckoldullo

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #685 il: 22 Luglio, 2012, 10:59:59 am »
I fiori blu sono per me la sua opera migliore, e Calvino è un grande a cercare di mantenere intatto lo spirito di un libro che si basa su giochi di parole.

:sisi: infatti, come detto, solo Calvino poteva "tirarne fuori" una traduzione valida. La sua ricerca stilistica raggiunge livelli impareggiabili. Onestamente, da francese :look: preferisco Queneau anche a Calvino. Con Pennac ovviamente non c'è paragone, un semplice autore di narrativa dei tempi nostri che tra l'altro al di là della saga dei Malaussene ha scritto solo cose che mi hanno fatto ampiamente cacare.
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Offline signor groucho

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #686 il: 22 Luglio, 2012, 11:06:52 am »
:sisi: infatti, come detto, solo Calvino poteva "tirarne fuori" una traduzione valida. La sua ricerca stilistica raggiunge livelli impareggiabili. Onestamente, da francese :look: preferisco Queneau anche a Calvino. Con Pennac ovviamente non c'è paragone, un semplice autore di narrativa dei tempi nostri che tra l'altro al di là della saga dei Malaussene ha scritto solo cose che mi hanno fatto ampiamente cacare.
Però in fin dei conti, io ho letto quasi tutto Queneau, ma a parte i fiori e Zazie non mi piace molto. Calvino ha una produzione più vasta, la trilogia, il corvo, se una notte, il sentiero...
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Offline calvin

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #687 il: 23 Luglio, 2012, 14:41:32 pm »
Diciamo che Calvino si ispira a Queneau prima di tutto. Tra l'altro Queneau era un uomo di scienza, razionale. I fiori blu sono per me la sua opera migliore, e Calvino è un grande a cercare di mantenere intatto lo spirito di un libro che si basa su giochi di parole. Ma bellissimo è anche Zazie nel metrò. Poi Queneau ha scritto due chicche, una raccolta di sonetti interscambiabili, dove puoi leggere il primo verso di un sonetto, il secondo prenderlo da un altro, il terzo ancora da un altro, e così via. E poi il mitico Esercizi di stile, con la traduzione di Eco, dove la medesima situazione la ripropone descritta in svariati modi. Credo che Calvino alla fine sia superiore a Queneau per numero di opere di livello scritte, ma i francesi non concorderanno. Pennac al confronto è un dilettante, nel senso che si diletta. Uno scrittore con qualche buona idea, una prosa leggera e molto piacevole.

 :nonquoto:

Calvino si ispira innanzitutto a Flann O'Brien e vi dico, senza alcun dubbi, che io che non adoro Calvino e che detesto Queneau penso che Una pinta di inchiostro Irlandese e soprattutto Il terzo Polizziotto siano due piccoli capolavori del 900 (leggeteli e mi dite)
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Offline signor groucho

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #688 il: 23 Luglio, 2012, 14:43:46 pm »
:nonquoto:

Calvino si ispira innanzitutto a Flann O'Brien e vi dico, senza alcun dubbi, che io che non adoro Calvino e che detesto Queneau penso che Una pinta di inchiostro Irlandese e soprattutto Il terzo Polizziotto siano due piccoli capolavori del 900 (leggeteli e mi dite)
Calvino si ispira tantissimo a Queneau. Riconosco la mia ignoranza su O'Brien, non metto in dubbio ciò che dici, ma che nel francese Calvino trovi un riferimento importante (e non il contrario) è indubbio!
A me Calvino piace invece.
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Offline calvin

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #689 il: 23 Luglio, 2012, 14:50:09 pm »
Calvino si ispira tantissimo a Queneau. Riconosco la mia ignoranza su O'Brien, non metto in dubbio ciò che dici, ma che nel francese Calvino trovi un riferimento importante (e non il contrario) è indubbio!
A me Calvino piace invece.

Non nego che Calvino leggesse Quenau e lo apprezzasse, ma proprio nella costruzione del linguaggio (e in questo sarebbe meglio leggerlo in lingua) e nell'idea di romanzo il Calvino più calviniano  :look: (diciamo quello di se una notte di inverno) per me è proprio figlio diretto dell'Irlandese.

p.s. se non lo conosci e ti piace quella maniera di scrivere recuperati i due romanzi che ho detto prima (Una pinta di inchistro iralndese ed il terzo polizziotto) perchè sono veramente due gioielli.
fare sesso con le proprie opinioni rende più ciechi che farsi le seghe!

falceEmarcello

L'angolo della lettura
« Risposta #690 il: 23 Luglio, 2012, 15:45:17 pm »
Io tra i libri che ho preferito in assoluto metto:
I Demoni (ma anche il resto della produzione del russo pazzo)
Lo Straniero e La Peste di Camus
Se una notte d'inverno un viaggiatore di Calvino

Mi piace molto anche John Fante, A Ovest di Roma o Chiedi alla Polvere, La Confraternita dell'Uva...
Per tornare in Russia, Oblomov di Goncarov.

Dostoievski l'ho letto dentro e fuori e non c'è ne per nessuno
Oblomov e' stupendo
Metterò mano a fante :sisi:

Offline nickwire

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #691 il: 26 Luglio, 2012, 11:57:11 am »
Agg lett ò libr rò Marziano :look:

nun sap scriver, ma proprio sintatticamente parlando, ma comunque lo slancio del narratore ce l'ha, c'è perfino qualche finezza letteraria.

Offline Moebius

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #692 il: 26 Luglio, 2012, 12:00:27 pm »
Agg lett ò libr rò Marziano :look:

nun sap scriver, ma proprio sintatticamente parlando, ma comunque lo slancio del narratore ce l'ha, c'è perfino qualche finezza letteraria.
diamogli tempo.
bravo capitiello  :ok:
ragazzi, cercate di non esagerare con le bestemmie

Offline regista

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #693 il: 27 Luglio, 2012, 08:19:00 am »
Una volta papà mi portò allo stadio. Lo avevo già visto dal di fuori, una tazza immensa senza manico. Papà mi dava consigli, non me li ricordo, ma so che tenevo la mano alla cintura del suo cappotto. A lui non piaceva tenere qualcuno per mano, nemmeno la tua vidi mai nella sua.
Lo folla era fitta, ma finché fu in movimento sembrava leggera, sembrava corrente, acqua che scivola nei canali, nelle chiuse agli sbocchi. Quando fu tutta ferma, seduta dentro il cerchio, vidi che non era più liquida, ma si era mutata in un sasso. Niente poteva solcarla, né un coriandolo dal cielo sarebbe caduto in terra: era un anello di pietra col vuoto in mezzo, era un anello che sarebbe andato al dito di chi avesse saputo infilarlo.
Non i colori, le maglie, il prato, la pista, non le corse dei calciatori e il tragitto spezzettato della palla: guardavo invece la folla. La sentii urlare, mi sembrò normale, uno starnuto. Una folla urla, altrimenti si disfa. Ma in qualche momento tratteneva il fiato. Quell’apnea era spaventosa, conteneva l’attesa. L’acqua era diventata pietra, gli uomini folla, il loro silenzio mi dava la vertigine di un precipizio. Mi tenevo alla cintura di papà in quei momenti.


Erri De Luca sulla sua prima volta al san paolo
Sappiamo tutti chi e' il porco!
please, no more Vittorio Raio!

Offline signor groucho

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #694 il: 27 Luglio, 2012, 08:36:35 am »
Una volta papà mi portò allo stadio. Lo avevo già visto dal di fuori, una tazza immensa senza manico. Papà mi dava consigli, non me li ricordo, ma so che tenevo la mano alla cintura del suo cappotto. A lui non piaceva tenere qualcuno per mano, nemmeno la tua vidi mai nella sua.
Lo folla era fitta, ma finché fu in movimento sembrava leggera, sembrava corrente, acqua che scivola nei canali, nelle chiuse agli sbocchi. Quando fu tutta ferma, seduta dentro il cerchio, vidi che non era più liquida, ma si era mutata in un sasso. Niente poteva solcarla, né un coriandolo dal cielo sarebbe caduto in terra: era un anello di pietra col vuoto in mezzo, era un anello che sarebbe andato al dito di chi avesse saputo infilarlo.
Non i colori, le maglie, il prato, la pista, non le corse dei calciatori e il tragitto spezzettato della palla: guardavo invece la folla. La sentii urlare, mi sembrò normale, uno starnuto. Una folla urla, altrimenti si disfa. Ma in qualche momento tratteneva il fiato. Quell’apnea era spaventosa, conteneva l’attesa. L’acqua era diventata pietra, gli uomini folla, il loro silenzio mi dava la vertigine di un precipizio. Mi tenevo alla cintura di papà in quei momenti.


Erri De Luca sulla sua prima volta al san paolo
Qui scomodiamo i parenti!
Alfrè ti conviene abbandonare la conversazione :look:

falceEmarcello

L'angolo della lettura
« Risposta #695 il: 03 Agosto, 2012, 08:54:54 am »
Alfred Doblin  - Berlin Alexanderplatz
Jaroslav Hašek - Il Buon soldato Sc'veik'


Letto.
L'idiozia della guerra vista con gli occhi di un idiota.
Mi e' piaciuto a volte sfiora il capolavoro a volte pero' scade in ripetizioni
Tutto sommato molto bello, scveik, un forrest gump antelitteram, non si puo' non amare :love:

Offline calvin

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #696 il: 03 Agosto, 2012, 09:51:27 am »

Letto.
L'idiozia della guerra vista con gli occhi di un idiota.
Mi e' piaciuto a volte sfiora il capolavoro a volte pero' scade in ripetizioni
Tutto sommato molto bello, scveik, un forrest gump antelitteram, non si puo' non amare :love:

Se si ripete qualche volta è per come è stato "scritto".

Hasek oramai alcolista e chiusa a Ceske per una condanna per bigamia (la biografia di Hasek è una cosa meravigliosa veramente, leggitela da qualche parte) praticamente andava per taverne e beveva e raccontava le storie di Schveick che altri schematizzavano e lui riscriveva dopo.

Per me non sfiora il capolavoro, per me è uncapolavoro assoluto  :sisi:
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Offline Artem Dzyuba

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #697 il: 10 Agosto, 2012, 01:58:56 am »
Leggetevi "L'eletto" di Thomas Mann,perchè è davvero un gran libro.
Adda venì Baffone!

Offline signor groucho

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #698 il: 10 Agosto, 2012, 09:32:31 am »
Leggetevi "L'eletto" di Thomas Mann,perchè è davvero un gran libro.
Mi fido? Io di Mann iniziai a leggere La Montagna Incantata e condivido l'opinione che di quel libro ha Carletto Bukowski, che fa dire a Celine in Pulp! che quell'autore ha commesso un errore clamoroso, credendo che la noia sia arte...
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Offline Artem Dzyuba

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Re:L'angolo della lettura
« Risposta #699 il: 10 Agosto, 2012, 12:19:29 pm »
Mi fido? Io di Mann iniziai a leggere La Montagna Incantata e condivido l'opinione che di quel libro ha Carletto Bukowski, che fa dire a Celine in Pulp! che quell'autore ha commesso un errore clamoroso, credendo che la noia sia arte...
Nun te preoccupà,fidati.
Adda venì Baffone!