bravo, ma quello che non mi piace di bukowski è che la sua coscienza di grandezza artistica supera di troppo il suo effettivo valore...
Pura verità …
Ma lui probabilmente è cosciente anche di questo.
Nondimeno il suo stile ‘amatoriale’ può rappresentare una porta verso i grandi della letteratura statunitense.
Parole grosse.....ce ne sono anche nella letteratura europea.
Basti pensare a Jaroslav Hasek
mmm sei un rigido 'calvinista'…

Converrai di aver citato un’eccezione che, comunque, per farsi pubblicare dovette uscire dal movimento anarchico.
Bukowski comunque era un finto duro. A detta della Pivano, smise di bere birra e passò al vino perché se no doveva interrompere il lavoro troppo spesso per andare a pisciare.

Un duro sarebbe passato all'acqua

E comunque ci sono altri esempi di scrittori del genere, si pensi anche allo stesso Celine.
Cmq ...Bardamu era un dottore.

autori della beat generation. I quali autori, per quello che ho letto, sono ampiamente sopravvalutati secondo me. Miller, Bukowski, Kerouac, lo stesso Hemingway, nessuno di loro mi entusiasma più di tanto.
Un attimo però... Henry Miller insieme a Celine è un influenza dei beat, Hemingway neanche quello, lo stesso Bukowski è più un ‘punk’ se vogliamo, che beat.
E fuori dubbio che quest’ultimo va ammirato per la sua disarmante schiettezza, e che rispetto anche solo agli autori suddetti non regge il confronto.
Poi ci sono i gusti…
A me piace più ‘Tropico del cancro’ che ‘Chiedi alla polvere’ ad esempio.
