Il luglio più letterario della mia vita

Marina
Cvetaeva -
Le notti fiorentine : dieci missive (nove inviate, una ricevuta) dall'alto valore letterario scambiate tra Marina e uno dei suoi tormentati amori impossibili, un editore russo. Le solite tenebre amorose di una signora Poetessa, la cui vita fu costellata di diverse immani e insensate tragedie, tra esodi forzati e ritorni disperati (una su tutte, la figlioletta morta di inedia all'asilo, durante la luminosissima epoca staliniana).
Zlatko
Dizdarevic -
Giornale di guerra. Cronaca di Sarajevo assediata : una serie di articoli scritti da questo giornalista bosniaco, che rifiutò di abbandonare il proprio paese e decise di continuare a scrivere per uno dei quotidiani locali. Una lettura che evidenzia le atrocità della guerra dei Balcani (così vicina a noi, sia nello spazio che nel tempo) e l'ambiguo ruolo della Nato e dell'Unione Europea, quantomeno complici della barbarie serba.
Harper
Lee -
Il buio oltre la siepe : consigliatomi da una nuova amica, non potevo esimermi dal leggerlo. Una piacevole lettura, lontana dai miei soliti àmbiti. Stati Uniti meridionali, dinamiche razziali, avvocato bianco che difende un negro ingiustamente accusato di stupro, cos.
Robert Louis
Stevenson -
Lo strano caso del Dottor Jekyll e del signor Hyde : un grande classico, breve, leggero ma significativo. La trama è risaputa, lo stile è eccessivamente piatto e l'insipido pseudo-realismo dei tratti di tutti i protagonisti ad eccezione di Hyde guasta parzialmente un buon ordito. Ah, è forse l'unico romanzo che io abbia mai letto in cui le donne non hanno alcuna esplicita rilevanza (austerità vittoriana, argh).
Franz
Kafka -
La metamorfosi : L'ho riletto dopo molti anni ed è stata un'ottima scelta. E' proprio vero, come dice il buon Nabokov, che il buon lettore è un ri-lettore. Ho colto molte sfumature che anni fa trascurai. E' una novella geniale: una vicenda formalmente inverosimile narrata con uno stile asciutto, preciso, senza arzigogoli che conduce, l'inverosimile (del resto, ogni opera d'Arte è inverosimile) senza clamore che fa percipire il molto più che verosimile abisso delle umane miserie da cui siamo continuamente circondati. Magistrale.