per quelli della generazione di Eduard, Stalin rimarrà il capo supremo dei
popoli dell’Unione nel momento più tragico della loro storia, l’uomo
che ha sconfitto i nazisti ed è stato capace di un gesto degno di
Plutarco: quando l’alto comando tedesco gli propose uno scambio tra
suo figlio, il tenente Jakov Džugašvili, caduto prigioniero, e il
feldmaresciallo Paulus, uno dei grandi capi militari del Reich, che i
russi avevano catturato davanti a Stalingrado, Stalin rispose altero
che non scambiava un feldmaresciallo con un semplice tenente.
Jakov si suicidò gettandosi contro il filo spinato elettrificato del
campo in cui era rinchiuso.