Non che mi interessi essere parziale su sta cosa, ma la fonte koreana citata da Repubblica dice tutt'altro.
Secondo il Chosun Sinbo, quotidiano stampato a Tokyo dalla comunità nordcoreana in Giappone, ad attendere i giocatori, oltre ai funzionari, sarebbero stati presenti anche tifosi e familiari; la testata scrive che i giocatori, vedendo la calda accoglienza, hanno riguadagnato il sorriso. Conclude così il Chosun Sinbo: "I funzionari hanno confortato i giocatori dicendo di aver apprezzato il loro lavoro. Il commento dominante è stato sui giocatori che daranno risultati positivi in futuro se faranno leva su fiducia ed esperienza acquisita con la partecipazione alla Coppa del mondo sudafricana". I 'cavalli alati', alla loro seconda esperienza mondiale dopo un digiuno durato 44 anni, hanno perso nel girone G con Brasile (2-1), Portogallo (7-0) e Costa d'Avorio (3-0). I giocatori hanno fatto tappa a Pechino dove hanno avuto un trattamento con tutti gli onori del caso: i 45 componenti della spedizione in Sudafrica hanno alloggiato in un albergo a cinque stelle e sono stati ricompensati con una lauta cena. Le cameriere hanno festeggiato i giocatori: "Jong Tae-se (il Rooney d'Asia) è il nostro eroe, lo amiamo tutte".
(30 giugno 2010)