Carissimi,
con oggi chiudo una parente di tre anni e mezzo fatta di jastemme e di chillemuort. Il giorno 27 gennaio 2007 mentre mi recavo al lavoro (a 35 km da casa in una strada fatta interamente di curve) vengo fermato da una pattuglia di vigili urbani posti dietro un cassonetto dell'immondizia e con il telelaser. Veniva rilevata la mia velocità superiore al limite di 45 km/h. In pratica si erano messi in un punto dove il limite, in genere di 70, scendeva a 50 per quel breve tratto. Sfortuna volle che quel sabato mattina io avessi davanti un trattore e che, dopo essermelo tolto dalle palle, iniziai a pestare sull'accelleratore. Ok ho sbagliato....ma a norma di legge la pattuglia dei vigili deve essere ben visibile e non nascosta e, soprattutto, deve essere posto il segnale di "rilevazione elettronica dl controllo" sia su postazione fissa, sia col telelaser. La ratio di tale norma va ricercata nel fatto che la rilevazione elettronica deve essere usata come deterrente agli utenti della strada e non con lo scopo di fare cassa. Così disse la Cassazione. In pratica nel momento in cui mi venne rilevata la velocità precisai subito che ero neopatentato e che, in virtù di quel verbale, avrei certamente perso il lavoro perchè non c'erano mezzi pubblici idonei a farmi raggiungere il posto di lavoro. Niente, il vigile beneventano non volle sentire ragioni e ritirò la patente. Il lavoro lo persi (anche la fidanzata che stava a 50km). Oltre alla famigerata legge suddetta, il verbale fu redatto in maniera errata (sbagliarono il tipo e il colore della vettura). Gli estremi per fare il ricorso al gdp c'erano e decisi di farlo; ricorso rigettato dal gdp che poi, guarda caso, è intimo amico del capo della polizia municipale e tutti i ricorsi per multe passano da lui e vengono (rigurada caso) rigettati. Non mi arrendo e vado all'appello. Nel frattempo la patente mi viene resa; portandomi al comando della polizia di Arezzo mi dicono che la mia patente è smarrita e che non sanno dove sia finita. Dopo una settimana di avanti e indietro si scopre che la mia patente è finita al comando di Poppi (a 50km da casa mia) perchè è finita in un'altra pratica. Dopo un anno di rinvii finalmente si arriva ad una settimana dalla sentenza definitiva; il giudice è amico del mio avvocato che, per tanto, si dichiara moderatamente ottimista. Ma, ad un paio di giorni dall'udienza, il giudice che aveva aperto il mio fascicolo e si era studiato il mio caso (lungotto comunque) viene posto su un altro caso e la palla passa ad un altro giudice, guarda caso un altro ammanicato con il comando dei vigili urbani. Il mio avvocato mi chiama dicendomi che non è più moderatamente ottimista e mi consiglia di riprendere i libri in mano. La sentenza ovviamente è negativa e io sono costretto a pagare le spese processuali, l'avvocato della controparte e il doppio del verbale. Oggi finalmente dopo essere stato fermo anche tre mesi con la macchina (tra parentesi non ho potuto portare la macchina al matrimonio di mia sorella e lei ci teneva....) ho ripreso i miei 20 punticini e in culo a tutti.
Domanda che devo fargli al vigile beneventano tenuto conto che:
1) ha ritirato la patente ad uno che non stava andando a divertirsi
2) non ha messo il cartello obbligatorio e si è nascosto dietro un cassonetto per non farsi vedere
3) mi ha fatto perdere (volutamente) il lavoro
4) mi ha fatto perdere la fidanzata
5) mi ha fatto perdere tanti cazzi miei (tipo fare da autista al matrimonio di mia sorella)
6) mi ha fatto perdere un mucchio di quattrini
7) mi ha rovinato gli ultimi tre anni di vita
8) mi ha fatto perdere un pò di quattrini
9) dimenticavo che per due settimane ho stressato mio padre di accompagnari e venirmi a riprendere al lavoro e, dopo due settimane, si è beccato un infarto da iperstress
10) mi ha fatto rompere il cazzo sui libri
11) mi ha fatto jettare il sangue
potrei proseguire fino a 20...consigli sul da farsi??
