RECENSIONE GUALLERA (grandissimo doppio senso

)
Il film d'autore più d'autore degli autori Coen...come già affermarono nelle varie interviste, sicuramente quello più personale e maturo, un film che per loro andava fatto al momento opportuno e che covavano da diverso tempo. Infatti potremmo definirlo la versione nerd di Amarcord che si incontra con un Fantozzi in salsa yiddish...al di là dell'ironia, resta indubbiamente uno dei film più complessi dei due fratelli, sia a livello strutturale (non c'è una vera e propria trama, ma tutta una serie di situazioni che vanno dal loro classico marchio di fabbrica surreale che si portano da Arizona Junior, ad uno sguardo lucido e pessimista delle relazioni umane, molto più vicino alla negatività dell'altro loro capolavoro L'uomo che non c'era) che a livello di contenuti, visto che stavolta la rilettura e la decomposizione dei generi viene messa da parte, per un quadro molto più complesso rispetto alle loro opere precedenti. Indubbiamente noi spettatori italiani, perdiamo qualche riferimento di troppo verso la cultura ebrea del microcosmo rappresentata, e proprio per questo rende il film meno facile di quello che sembra.
Decisamente da vedere.