Ho dovuto guardare molte serie tv per giungerne a una conoscenza profonda.
Ora posso dire con certezza che l'unica soddisfazione che si può trarne è quella di imbolsirsi coscientemente le cerevella e tutt'al più informarsi su quali valori la classe media genera per affrontare i temi avanzati dall'attualità, ammesso che ci si voglia interessare di antropologia culturale.
Purtroppo tutte le serie tv, anche quelle apparentemente evanescenti e suggestive, sono morbosamente legate alla realtà e all'illusione di rappresentarla. Quindi, per questo, poste ad un livello incommensurabilmente inferiore rispetto a quello raggiunto da certe opere cinematografiche.
Non esistono margini d'evoluzione[ perché il pubblico di massa non è più destinato ad evolversi. E tutte le migliorie tecnologiche asservite al tentativo di simulazione della realtà non faranno altro che liberare lo spirito dalla materia, la trasfigurazione dalla percezione dei sensi. Il cinema si libererà dalle spoglie materiali[/b] della televisione così come la pittura s'è sprigionata dopo l'invenzione della fotografia. Come disse Greenaway il cinema non è ancora arrivato al suo periodo cubista.
Chiunque non sia d'accordo con me deve essere isolato e messo a pane e acqua. Ciao.