Reja: "Hamsik un pò Gerrard un pò Lampard. Vi racconto un aneddoto su Insigne"
"Bel mercato e però se ne parla poco. Ha acquistato ciò che serviva, purestavolta"
06.09.2012 10:22 di Redazione Calcionapoli24.it
Fonte: Corriere dello Sport
L'ex tecnico azzurro, Edy Reja, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport. Ecco i passaggi salienti
Ultime due squadre italiane, Napoli e Lazio: le dice niente la classifica? «Che conosco il valore delle due principali antagoniste della Juventus, so dove possono arrivare entrambe. Hanno qualità tecniche e un progetto fondato sulla continuità. Siamo appena alla seconda di campionato e non è il caso di sbilanciarsi, però nulla nasce dal caso».
Personaggi e interpreti conosciuti da vicino. «Il Napoli l'ho visto crescere e quando arrivò Hamsik, che era ancora un ragazzino, si capì subito ch'eravamo di fronte ad un predestinato».
La sua definizione all'epoca sembrò forzata: un po' Gerrard e un po' Lampard... «E' stato il capocannoniere del mio Napoli, prima che arrivasse Cavani. Intuitivo come pochi, lui sa già dove andrà a cadere la palla. Aggredisce gli spazi, ha testa, ha maturità, è rapido di pensiero e ciò rappresenta un vantaggio indiscutibile».
Napoli l'ha fatto con saggezza... «Bel mercato e però se ne parla poco. Ha acquistato ciò che serviva, purestavolta: Behrami mi piace e Insigne quando giocavamo contro gli allievi, al giovedì, mandava in crisi i titolari, non lo beccavano mai. C'è l'idea di calcio originale, lì: c'è la mano di De Laurentiis, di Bigon, di Mazzarri. Un lavoro di equipe».
Diamo un po' i numeri.
«Ora è venuta fuori la moda della difesa a tre, con la quale sono arrivato in serie A con il Napoli, con la quale sono arrivato poi subito all'Intertoto. A quel tempo, se non sbaglio, c'erano soltanto due tecnici che avevano scelto questa via: il sottoscritto e Mazzarri. E però mi davano del vecchio. Ora la fanno quasi tutti ma li chiamano innovatori».anche il mister vuole la sua fetta di gloria
