Prendo spunto da una discussione il cui input è di Mattia: "dovrebbero proibire agli imbecilli di votare". Ergo, il punto debole della democrazia è questo, troppe persone sono facilmente influenzabili o ricattabili. Se per primo l'elettore non ha la serenità di mettere da parte il bene privato per il bene pubblico, come possiamo pretendere che lo faccia il candidato? Oppure, se il candidato non esita a sacrificare il bene pubblico per interesse privato, come possiamo aspettarci un elettore sereno?
In fin dei conti la situazione attuale dell'Italia (ma non solo) era già stata ampiamente prevista, questa degenerazione della democrazia non è affatto diversa a quella raccontata da Orwell, ma lo stesso Gramsci, ancor prima, tracciava pari pari il percorso di Berlusconi. Il controllo dei media per controllare la mente delle persone.
Penso che se ci fosse un tiranno illuminato, che ponesse la cosa pubblica al primo posto, le cose migliorerebbero. Cosa c'è però di più anticomunista che un dittatore? E penso che l'esasperazione in cui mi hanno spinto è talmente vasta che troppo spesso mi ritrovo a fare pensieri fascisti o qualunquisti...