Ora è ufficiale!
I Knicks si svenano per Anthony, Gallinari ricomincia da Denver.
Dopo l’estenuante tira e molla durato per sette mesi, il Melo-drama nella nottata di lunedi finalmente arriva alla sua ultima puntata, ma si conclude nel modo peggiore per Danilo Gallinari. L’azzurro, infatti, finisce a Denver nella tanto sospirata operazione di mercato che porta al Madison Square Garden Carmelo Anthony.
LA TRADE — I Knicks però pagano a carissimo prezzo il giocatore che sarebbe diventato un free agent a fine stagione. New York, infatti, spedisce in Colorado, oltre al milanese, anche Wilson Chandler, Raymond Felton, Timofey Mozgov, una prima scelta al draft del 2014, le seconde scelte per i draft 2012 e 2013 ottenute dai Warriors e tre milioni di dollari. Nella Grande Mela, invece, arrivano Anthony, Chauncey Billups, Shelden Williams, Antony Carter e Renaldo Balkman. Inoltre nella complessa trade viene coinvolta anche Minnesota, che riceve Anthony Randolph e il contratto in scadenza di Eddy Curry dai Knicks, che dai Timberwolves acquistano l'ala 24enne Corey Brewer.
NUOVO INIZIO — L’azzurro così dopo tre stagioni in maglia Knicks deve ricominciare da capo e, se non ci saranno altri movimenti di mercato, dovrà farlo ripartendo da Denver, una squadra alle prese con una radicale trasformazione. I Nuggets, infatti, devono riuscire a gestire nel modo migliore la difficile transizione del “post Anthony”, che potrebbe prevedere ancora qualche partenza (il centro Nené è l'indiziato numero uno). Danilo però in Colorado può fare il definitivo salto di qualità in una squadra nella quale diventerà, molto probabilmente, la prima opzione offensiva. Certo rimane il grande rammarico di lasciare New York, la destinazione che il Gallo voleva fortemente già prima di arrivare nella Nba, proprio nel momento della rinascita dei Knicks. "Sarebbe dura lasciare New York - aveva detto il Gallo nell'allenamento di ieri mattina -, ma l'Nba funziona così"
STRAPAGATO — La squadra newyorchese riesce a mettere le mani sul suo grande obiettivo ma lo fa sacrificando tantissimo, forse troppo, almeno stando all’opinione della maggior parte degli addetti a lavori. Sono molti, infatti, quelli che sostengono che dietro alla trade ci sia il volere del proprietario James Dolan, mal consigliato da quel Isiah Thomas che con la sua cervellotica gestione aveva portato la franchigia sull’orlo del baratro. Il general manager Donnie Walsh e lo stesso Mike D’Antoni non avrebbero voluto privarsi di così tanti giocatori per un cestista che comunque a fine stagione sarebbe potuto arrivare, sempre che ne avesse davvero le intenzioni, a parametro zero. Ma Dolan non ha voluto correre rischi, ha offerto a Anthony il tanto agognato rinnovo (65 milioni per tre anni) e ha ceduto al bluff da grandi giocatori di poker dei Nuggets, svenandosi per portare a New York Melo.
PISTA NETS — Il destino di Gallinari però non è definitivamente segnato. Una voce ricorrente parla di un interesse di New Jersey, che aveva cercato di strappare fino alla fine Anthony ai Knicks, che manderebbe a Denver due future prime scelte per ottenere in cambio l’azzurro e il russo Mozgov. Un’operazione che Prokhorov, il magnate russo proprietario dei Nets, avrebbe intenzione di mettere in piedi anche per infastidire Dolan e i Knicks, ma difficilmente potrà andare in porto ("Abbiamo preso questi giocatori per farli giocare a Denver" ha detto il g.m. dei Nuggets Masai Ujiri). Per Danilo però sarebbe una consolazione soprattutto perché vorrebbe dire non traslocare da New York, la città che il milanese in questi tre anni ha imparato ad amare. Per adesso però il futuro di Gallinari è targato Denver.