Nel 1985 Patrick Suskind pubblicò Il Profumo. Il libro fu un best seller, io lo lessi diversi anni fa e mi piacque. Dal libro viene tratto il film solo nel 2006 perché Suskind non aveva ceduto i diritti. In tanti, da Scorsese a Kubrick, se n'erano interessati, ma lui niente. Solo alla fine ha deciso di permettere la realizzazione di un film, che per altro ha anche seguito, e visti i risultati, non ha fatto una bella scelta.
Il film narra la storia di Jean Baptiste Grenouille, un bambino che si aggrappa con gli artigli alla vita nonostante la madre avesse cercato di disfarsene, cresce nel quartiere più puzzolente della Parigi post rivoluzionaria, e ha una dote incredibile, un naso sopraffino che neanche i cani. Lo scopo della sua vita diventa dunque riuscire a creare l'essenza perfetta, ma per fare ciò deve imparare a sottrarre i profumi dalle cose. Per questo fa da aiutante prima da un profumiere parigino poi a Grasse, città dei profumi. Li impara nuove tecniche e le adopera. Crea l'essenza perfetta, solo che tale essenza si ottiene mescolando il profumo sottratto a giovani donne, che per tanto vengono uccise. Quando quindi ormai è sulla strada per la forca, il profumo perfetto manda in un'estasi amorosa la folla linciante, che si abbandona in un'orgia collettiva. Ma su Grenouille il profumo non ha effetto, perciò...
Il film non mi è piaciuto molto, il libro è superiore. Ma di parecchio. Grenouille dovrebbe essere un personaggio si ingenuo, ma anche negativo. Egli difatti si lascia dietro parecchie morti, a partire dalla madre, la signora dell'orfanotrofio, il primo "datore" di lavoro, il secondo, almeno una dozzina di ragazze di cui è anche materialmente l'assassino, un altro tizio... Grenouille è senza odore, e pertanto la gente non si accorge di lui, è come se fosse senz'anima. Dovrebbe essere invisibile un'ombra che scivola per le strade buie, con un unico scopo e neanche il minimo dubbio morale sul come ottenerlo. Lui deve isolare l'essenza perfetta e la vita altrui non ha alcun valore. Sebbene il film provi a cogliere questi aspetti, non riesce a dare al personaggio questa caratterizzazione. Per cui si ha solo un altro film che racconta la storia di un libro senza riuscire neanche minimamente ad evocare niente di ciò che il libro fa, un film inutile del quale non se ne sentiva la necessità . Caro Suskind, se hai aspettato tanto e ti sei negato a tanti e forse anche all'unico regista capace di fare film che superassero il libro (e forse per quello ti sei negato...), tanto valeva continuare a negarsi!
Voto **1/2Il voto è perché il film è tecnicamente buono, però non parla, non dice niente.
Da sottolineare la presenza di Dustin Hoffman, nelk ruolo del profumiere di Parigi. Con la parrucca in testa sembra la versione invecchiata di capitan Uncino...