Autore Topic: Manhattan (Woody Allen - 1979)  (Letto 2953 volte)  Share 

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Offline signor groucho

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Manhattan (Woody Allen - 1979)
« il: 12 Febbraio, 2010, 01:07:21 am »
Ero indeciso se parlare di Manhattan o di Annie Hall, forse i due massimi film del regista newyorkese. Alla fine ho scelto Manhattan perché sebbene sia inferiore per arguzia e ironia, è più compatto, ha un ritmo più costante, e, soprattutto, ha una fotografia eccezionale. Woody è Isaac. La sua ex moglie (Meryl Streep, che adoro) è lesbica e sta scrivendo un libro in cui parla anche del marito con toni non proprio lusinghieri. Lui, autore televisivo, lascia il lavoro per dedicarsi a un libro. Frequenta inoltre una ragazzina del liceo finché non incontra Mary (Diane Keaton, adoro pure lei), amante segreta del migliore amico di Isaac. Tale amico, Yale, rompe la relazione con Mary che ne inizia una con Isaac, che a sua volta l'aveva interrotta con la ragazzina. Finché Yale e Mary non si ritrovano, e Isaac, solo, prova a tornare dalla ragazzina. Ma è troppo tardi. Almeno, io così interpreto il finale, che in realtà  rimane piuttosto ambiguo. La storia, detta così, sembra la trama di una puntata di Beautiful, in realtà , come spesso accade, la trama è solo funzionale. Un pretesto per raccontare uno spaccato di vita a New York, le cui immagini sono stupende e costituiscono il vero leit motiv del film. E poi, c'è la comicità  colta di Woody, stupenda la battuta in taxi (sei così bella che stento a tenere gli occhi sul tassametro)... Il tutto, affogato nelle magiche musiche di George Gershwin, a cominciare proprio dalla celeberrima Rhapsody in Blue.



Voto ****-
Alfrè ti conviene abbandonare la conversazione :look:

Offline ziumberto

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Re:Manhattan (Woody Allen - 1979)
« Risposta #1 il: 12 Febbraio, 2010, 16:52:39 pm »
 :sisi: :sisi: :sisi: :dilemma: