Autore Topic: Funny Games (M. Haneke, 1997 - 2007 - thriller)  (Letto 4413 volte)  Share 

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline ziumberto

  • *
  • Registrazione: Dic 2009
  • Post: 828
Funny Games (M. Haneke, 1997 - 2007 - thriller)
« il: 11 Febbraio, 2010, 12:40:40 pm »
1997


2007


Ann, George e il piccolo Georgie sono in cammino verso la loro seconda casa, dove passeranno le vacanze estive. I vicini di casa, Fred e Eva, sono già  arrivati e si organizzano per vedersi tutti il giorno dopo per una partita di golf. Mentre suo marito e suo figlio sono al lago per sistemare la barca a vela messa recentemente a nuovo, Ann inizia a preparare la cena. All’improvviso si ritrova faccia a faccia con Peter, un ragazzo estremamente gentile, ospite dei vicini di casa, venuto a chiedere delle uova. Ann si appresta a dargli le uova ma, tutto a un tratto, esita: come ha fatto Peter a entrare in casa? Le cose prendono rapidamente una strana piega e si precipitano verso un’inaspettata esplosione di violenza.


[spoiler=TRAILER ITALIANO]http://www.youtube.com/watch?v=1mj2zsNfUg0[/spoiler]

REMAKE 2007
- titolo originale : Funny Games
- anno : 2007
- nazione : USA
- durata : 103'
- genere : Thriller
- regia : Michael Haneke
- cast : Naomi Watts, Tim Roth, Brady Corbet, Michael Pitt, Boyd Gaines, Siobhan Fallon, Robert Lupone, Devon Gearhart


_________________________________________________________________________________________

Con un pretesto Peter (F. Giering) e Paul (A. Frisch), due giovani dall'aria distinta e dal comportamento gentile penetrano nella casa di vacanze sul lago di una famiglia (padre, madre, figlioletto e cane) della borghesia medio-alta. La prendono in ostaggio e, così per gioco, li picchiano, li torturano, li mettono a morte. Film crudelissimo nella sua aria di ordinaria follia, anche se le violenze avvengono fuori campo, il 3° film dell'austriaco Haneke appartiene alla categoria del “prendere o lasciare”, ma anche per chi lo prende si presta a una serie di letture diverse e contrastanti. Chi insiste sulle sue valenze metafisiche (“... la sensazione è che ... abbia a che fare con Auschwitz più che con il cinema di genere” Roy Menarini). Chi ne sottolinea la dimensione ludica (“Peter e Paul sono una versione agghiacciante di Laurel e Hardy” Alessandra Di Luzio) e chi (Giacomo Manzoli) ne vede le analogie con i Kammerspiel, indicandone la natura di autoanalisi borghese con aspirazioni alla Buà±uel e accostandolo al pasoliniano Teorema. Film spiazzante nella sua stranezza (e strano è uno dei tanti significati dell'inglese “funny”) e nella sua ambiguità : si propone di mettere a disagio lo spettatore abituato alla violenza televisiva e hollywoodiana. Ma senza catarsi né vie di fuga.éi

07

Una famiglia borghese in automobile. La cavalleria rusticana di Mascagni e Atalanta di Handel nell'autoradio. Il figlio ascolta sorridendo dal sedile posteriore. La casa al lago: con il prato ben curato, la barca a vela e i vicini gentili. Niente di più stabile, tranquillo e banale. Non fosse che Haneke usa la macchina da presa come a volerne (vivi)sezionare la vitalità . Con piani totali, dall'alto a volo d'uccello e dettagli minimali. La musica lirica e John Zorn che irrompe sui titoli di testa.

Spinto dal produttore Chris Cohen a portare negli Stati Uniti la sua opera austriaca del 1997, Michael Haneke ricalca ogni piano dell'originale e, nel clonarsi, sfrutta la bravura dei suoi attori, Naomi Watts, Tim Roth, Micheal Pitt e Brady Corbet, per dare maggior valore alla pellicola grazie all'interpretazione.

Funny Games è un horror, in quanto mette in scena la perversione dello spettacolo dell'orrore. Ma lo fa in maniera estrema, al punto da divenire parodico, beffa grottesca del cinema e delle sue logiche, dello spettatore e delle sue certezze. I ragazzi vestiti di bianco, sadici e col viso pulito da figli di papà , ricordano i drughi di Arancia Meccanica. Le uccisioni e la dilatazione del tempo, sono una messa in questione del nostro modo di osservare oltre che di quello di rappresentare la violenza.
Aggressivo, estenuante, critico e parodico contro le stesse critiche che mette in scena, Funny Games nel suo essere remake di se stesso è un'opera contemporanea che acquista valore e senso nella ripetizione.



Guagliù, un vostro parere su questo film (in doppia copia) mooolto controverso.

A me piace non poco devo dire.

:mazza: :mazza: :mazza: :mazza:
« Ultima modifica: 16 Febbraio, 2010, 13:58:19 pm da AyeyeBrazov »

Offline wendell

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 35342
  • Sesso: Maschio
Re:Funny Games (Michael Haneke, 1997 - 2007)
« Risposta #1 il: 13 Febbraio, 2010, 10:00:22 am »
Ho visto solo il secondo al cinema e mi è piaciuto. A parte questo ricordo che respinsi il parallelismo con Arancia Meccanica, vedevo nella violenza dei protagonisti il nichilismo più che la ribellione e il disagio del film di Kubrick.
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline pappasouth

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 30380
  • Opinion Leader
Re:Funny Games (Michael Haneke, 1997 - 2007)
« Risposta #2 il: 13 Febbraio, 2010, 19:07:48 pm »
Ho visto solo il secondo al cinema e mi è piaciuto. A parte questo ricordo che respinsi il parallelismo con Arancia Meccanica, vedevo nella violenza dei protagonisti il nichilismo più che la ribellione e il disagio del film di Kubrick.

il biondo c'ha la fava piccola.  :look:

Offline wendell

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 35342
  • Sesso: Maschio
Re:Funny Games (Michael Haneke, 1997 - 2007)
« Risposta #3 il: 13 Febbraio, 2010, 19:13:20 pm »
il biondo c'ha la fava piccola.  :look:

Quella fava piccola l'ha depositata nel corpo di Eva Green :bipatt:
ho cercato di capire cosa sei.....terrificante.

Offline pappasouth

  • *
  • Registrazione: Ott 2009
  • Post: 30380
  • Opinion Leader
Re:Funny Games (Michael Haneke, 1997 - 2007)
« Risposta #4 il: 13 Febbraio, 2010, 19:15:24 pm »
Quella fava piccola l'ha depositata nel corpo di Eva Green :bipatt:

solo nella finzione scenica  :puppa:

AyeyeBrazov

Re:Funny Games (Michael Haneke, 1997 - 2007)
« Risposta #5 il: 16 Febbraio, 2010, 13:55:23 pm »
Ho visto solo il secondo al cinema e mi è piaciuto. A parte questo ricordo che respinsi il parallelismo con Arancia Meccanica, vedevo nella violenza dei protagonisti il nichilismo più che la ribellione e il disagio del film di Kubrick.
visto ieri, ho letto in rete tantissimi pareri negativi, per me errati.
Secondo me l'accostamento, azzeccatissimo daltronde, fatto tra i due ragazzi ed i drughi di arancia meccanica ha fuorviato lo spettatore tradendone le aspettative.
L'idea del ritorno nel passato, qunidi la certezza che nulla si possa risolvere, le morti fuori campo, le lunghe riprese quasi statiche infondono un'angoscia indicibile per lo spettatore, quasi si desidera che tutto finisca presto.
Bello, mi è piaciuto
da vedere
VOTO:***1/2
« Ultima modifica: 16 Febbraio, 2010, 13:59:56 pm da AyeyeBrazov »