
Trama
Alle origini dell'uomo, quando le scimmie erano ancora scimmie, un misterioso monolito compare sulla Terra. La sua presenza attiva l'intelligenza dei primati che comprendono l'uso delle ossa degli animali uccisi quali prolungamenti delle loro braccia. 2001. Sulla Luna, in prossimità del cratere Tyco, è stato trovato un monolito la cui esistenza viene tenuta sotto il massimo segreto. Il monolito improvvisamente lancia un segnale indirizzato verso il pianeta Giove. Diciotto mesi dopo l'astronave Discovery si dirige verso il pianeta. A bordo si trovano due astronauti, Frank e David, tre ricercatori ibernati e il computer della nuova generazione, HAL 9000, in grado di controllare il funzionameto di tutta l'astronave, nonché di dialogare con gli astronauti. L'infallibile computer segnala un guasto in uno degli elementi esterni dell'astronave ma il pezzo, sottoposto a numerosi test, risulta essere in ottime condizioni di funzionamento. I due astronauti debbono arrendersi al fatto che HAL ha sbagliato e decidono di disattivarlo. Hal fa allora in modo che il pezzo venga rimesso al suo posto e trancia il tubo dell'ossigeno di Frank. Quando David, uscito per recuperare il cadavere del compagno, tenta di rientrare il computer glielo impedisce. L'astronauta distrugge la memoria del computer, apprende il vero scopo della missione (raggiungere Giove per scoprire il mistero del monolito) e arriva sul pianeta su cui morirà per rinascere a nuova vita.
Un ricordo.
Da piccolo, negli anni settanta, con un amico condividevo la passione per la fantascienza: Dai telefilm, Ai confini della realtà , Ufo, Spazio 1999, Star treck…a qualche film anni 50 visto in tv (l’indimenticabile Invasione degli Ultracorpi) poi…
Poi venne il cinema, i grandi 'Incontri ravvicinati', 'Guerre stellari' …E venne anche il turno di Odissea nello spazio…La locandina faceva sognare…Un pomeriggio di sole io e l’amico entrammo nel cinema…Pochissime persone annoiate…Mentre l’astronave procedeva lenta nello spazio, si sentì qualcuno urlare ‘Me pare o cientevintotto rally' (Altri tempi!

).
Oltre ad apprezzare le immagini, del film io e il mio amico, ma credo anche altri nella sala, non capimmo un cazzo e ne uscimmo delusi.
L’ho rivisto anni dopo al raggiungimento della matura età e poi ancora una volta e un’altra volta ancora, osservando attonito la sua mutevolezza e l’empatia con le varie fasi della mia vita.
Per me uno straordinario viaggio.
