Ho visto Blow Up.
E' un film importantissimo che regge su una sceneggiatura essenziale. A testimonianza del fatto che per fare cinema buono servono occhio e talento, non particolari storie da raccontare.
La storia è imperniata su un fotografo londinese di moda, Thomas (David Hemmings), che è convinto di aver scoperto un omicidio, nel quale è coinvolta una misteriosa donna (Vanessa Redgrave) che appare nelle sue fotografie.
Come un professionista, il fotografo s'inoltra nell'ambiente ricco e raffinato della Swinging London anni sessanta. Un giorno s'imbatte in due amanti in un parco e scatta loro delle foto. La donna della coppia se ne accorge e cerca disperatamente di rintracciarlo scoprendo dove abita per farsi dare la pellicola contenente le foto "incriminate". Questo spinge Thomas ad indagare, ingrandendo (il cosiddetto Blow Up) le fotografie. Sembra che esse rivelino un cadavere, ma gli scatti sono oscurati e incomprensibili. Così il protagonista continua le investigazioni, arrivando sempre più vicino alla verità .Antonioni usa la fotografia e il vedo non vedo come metafora della finzione cinematografica. La realtà raccontata perde gradualmente di consistenza, al punto da rendere indistinguibile ciò che è tangibile da ciò che non lo è. Il finale è l'apice di questo processo, una genialata.
Interessante assai pure l'ambientazione nella Londra dell'epoca, che libera da ogni sorta di schematismo. Il protagonista è un personaggio bello assai.
