No ma mi devi credere, ne faccio un discorso generale. Lo stadio di calcio come location per i concerti lo vedo un ripiego buono negli anni 90. Li abolirei a prescindere.
Allora mi trovi assolutamente d'accordo, anche per un discorso di mera acustica e fruibilità del suono.
Ma il discorso pratico che sta venendo fuori in questi giorni è un'altra cosa, ed esula dalla qualità degli artisti (infima, nel caso di specie) che si esibiranno e dall'utilizzo di impianti diversi da quelli sportivi per i concerti.
È una vicenda vergognosa e ridicola, dove una società che non è proprietaria della struttura, che ha usufruito per un decennio della stessa con una convenzione-regalo che è attualmente scaduta e quindi non vanta al momento nessun titolo, sta montando una polemica squallida e vomitevole quando poi tre anni fa non si fece alcun tipo di problema nel farci giocare su un campo che sembrava la spiaggia di Varcaturo.
Questo senza contare che da sempre gli organizzatori dei concerti si incaricano, contrattualmente, della manutenzione ordinaria successiva all'evento e che questo genere di operazioni avviene quotidianamente in tutto il mondo, mentre Napoli è colpevolmente deficitaria nel campo.
Insomma, è l'ennesimo tentativo di manipolazione popolare per cercare una rottura con l'ambiente comunale e procrastinare i lavori di cui il S.Paolo avrebbe così bisogno al punto che se partissero domani sarebbe già tardi.