Aurelio De Laurentiis torna a parlare del progetto Napoli e della sua attività imprenditoriale. Impegnato nella giornata di ieri nell'ambito dell'Ischia Global Film & Music Fest, il presidente del Napoli ha focalizzato la sua attenzione sulla gestione moderna della società azzurra: "La mia è una gestione portata avanti fancedo l'imprenditore e non come fanno molti in Italia che fanno il prenditore.
In questo momento c'è bisogno di una mentalità nuova da prte di tutti, così da fare che il progetto imprenditoriale sia in grado di affrontare il mercato in maniera autonoma". Il patron azzurro rievoca anche i tempi bui, quelli della serie C1: "Noi lavoriamo seriamente ed i tifosi non dovrebbero mai dimenticare quel che è stato. Nel 2004 il Napoli aveva i libri contabili in tribunale e rischiava di scomparire seriamente dalla scena calcistica internazionale". Da quel giorno però tanto tempo è passato e la società azzurra ha saputo rilanciare alla grande il suo marchio che ha sempre tantissimi estimatori in giro per il mondo. Il merito, in gran parte, va proprio ad Aurelio De Laurentiis che ammette: "Nel 2003 lasciai il progetto Hollywood per dedicarmi alla produzione italiana. Questo mi avrebbe permesso di stare più vicino alla squadra. Non mi sono mai pentito di quella scelta, anche perchè ho una grande resposanbilità nei confronti dei nostri tifosi".