Mi metto in mezzo anche io perché penso che la mia concezione di amore sia un po' diversa. L'amore per me è abitudine. All'abitudine si associa sempre un concetto negativo, ma non è vero, l'abitudine è anche ciò che ti dà sicurezza. Abituati a stare con una persona e vedrai che non ne potrai più fare a meno. Non si vede più all'individuo ma la coppia diventa un'unica entità . Non è tu e io, ma è noi. E sbagli a pensare che l'amore sia senza compromessi, i compromessi sono tanti, perché è un venirsi incontro, un cedere da una parte e tenere da un'altra, per rimanere sempre in equilibrio. Disgraziatamente capita che uno ceda sempre e neanche se ne accorge (l'amore acceca...), e difatti, come nel tiro alla fune, finisce nella m... fango.
Questo però non significa che ci si può abituare a chiunque, in qualche modo c'è qualcuno di speciale. Non è unico al mondo (se no se la tua metà predestinata è un aborigeno, sei fottuto!), ci sono molteplici possibilità , però quando c'è la persona giusta, al posto giusto, al momento giusto, la riconoscerai. Non perché ti sembrerà bellissima (quello viene dopo, l'amore acceca...), non perché ti dirà parole dolci, né perché ha i tuoi stessi interessi, ma semplicemente perché la compagnia di quella persona ti fa stare bene. E alla fine, ti parrà che qualsiasi cosa di bello ci sia al mondo sia sprecato se non puoi condividerlo con lei.
Però, è abitudine. Quando e se il giocattolo si dovesse rompere, ci vuole la classica elaborazione del lutto, quel tempo di odio in cui si esaurisce il transitorio della rottura drastica delle tue abitudini e oscillando tendi ad un equilibrio con le nuove abitudini che dovranno formarsi.