Autore Topic: Ultras ...... storia di tifo, coerenza e mentalità.........  (Letto 4579 volte)  Share 

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Offline Il professore di Vesuviano

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Re:Ultras ...... storia di tifo, coerenza e mentalità.........
« Risposta #20 il: 19 Gennaio, 2010, 20:41:04 pm »
si ma perche c'è la violenza, è questo quello che nn capisco (ovviamente non parlo del reagire ad una violenza gia subita), perche c'è lo scontro fisico. non bastano i cori? cioè se vi cantano napoli merda inizia lo scontro? è questo quello che nn capisco, perche nn si resta nell'ambito dei cori e dell'unione

perchè? perchè ci sono strascichi del passato, perchè magari qualcuno la fa fuori dal vaso, perchè spesso si offende una dignità  e non solo un'appartenenza alla squadra di calcio, perchè spesso chi deve mantenere l'ordine è il primo disordinato, perchè spesso chi deve portare giustizia è il primo a farne a meno....
e non sempre si resta a guardare, io nella vita ho imparato a reagire... ora che ho 30 anni spesso mi difendo con le parole e con la giusta maturità  prima quando ero pischello usavo pure le mani se ero dalla parte della ragione altrimenti le prendevo e portavo a casa....
Gli ultras non restano mai a guardare, anzi ... è questa è storia, lascia stare che nella nostra città  spesso si verifica che molti appartenenti ai gruppi abbiano loro alcova nella malavita ma è ancora un'altra storia che non c'entra nulla con il tifo o con la mentalità  ma è il semplice specchio della società  napoletana ai giorni nostri.
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Offline isab1987

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Re:Ultras ...... storia di tifo, coerenza e mentalità.........
« Risposta #21 il: 19 Gennaio, 2010, 21:02:41 pm »
perchè? perchè ci sono strascichi del passato, perchè magari qualcuno la fa fuori dal vaso, perchè spesso si offende una dignità  e non solo un'appartenenza alla squadra di calcio, perchè spesso chi deve mantenere l'ordine è il primo disordinato, perchè spesso chi deve portare giustizia è il primo a farne a meno....
e non sempre si resta a guardare, io nella vita ho imparato a reagire... ora che ho 30 anni spesso mi difendo con le parole e con la giusta maturità  prima quando ero pischello usavo pure le mani se ero dalla parte della ragione altrimenti le prendevo e portavo a casa....
Gli ultras non restano mai a guardare, anzi ... è questa è storia, lascia stare che nella nostra città  spesso si verifica che molti appartenenti ai gruppi abbiano loro alcova nella malavita ma è ancora un'altra storia che non c'entra nulla con il tifo o con la mentalità  ma è il semplice specchio della società  napoletana ai giorni nostri.

quindi scontri (senza armi) a chi "manca di rispetto". mann puo capitare che  ci siano teste calde che cercano lo socontro lo provocano e poi magari nn fanno partre neanche di gruppi ultras, in quel caso tu che esperienze hai avuto? qual è stata la reazione del "gruppo"???
:dignità:

Offline Il professore di Vesuviano

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Re:Ultras ...... storia di tifo, coerenza e mentalità.........
« Risposta #22 il: 19 Gennaio, 2010, 21:14:37 pm »
quindi scontri (senza armi) a chi "manca di rispetto". mann puo capitare che  ci siano teste calde che cercano lo socontro lo provocano e poi magari nn fanno partre neanche di gruppi ultras, in quel caso tu che esperienze hai avuto? qual è stata la reazione del "gruppo"???

Io non ho mai partecipato a nessuno scontro, gli scontri veri sono roba da direttivo ... qualche screzio con qualche tifoseria avversaria ma mai contatto e non ho esperienze in merito....
certo che puo' succedere, anzi oggi succede che sono le teste calde ad accendere le micce e non sono neanche ultras... vedi episodio di torino mercoledi' che ha visto partire il daspo per 2 ragazzi della napoli bene che non sono appartenenti a frange di tifo organizzato.
Manco l'ordine ormai si mantiene piu' in Curva, ergo sta venendo meno la famosa mentalità ...
Ultras allo stadio come nella vita!

Offline signor groucho

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Re:Ultras ...... storia di tifo, coerenza e mentalità.........
« Risposta #23 il: 20 Gennaio, 2010, 00:08:22 am »
Io da studentello ero piuttosto irrequieto e ho manifestato spesso e volentieri nella folle idea di un mondo migliore. Ricordo in particolare un ragazzo, che dell'ideale se ne fregava poco, la sua coscienza politica era piuttosto scarsa e forse solo perché era nato in un determinato ambiente piuttosto che un altro manifestava con noi e non con Forza Nuova. Noi lo sapevamo bene, e nel nostro piccolo sfruttavamo questa sua indole, lui era contento che sfogava i suoi istinti, e noi ne traevamo benefici. Così come noi studentelli eravamo a nostra volta utilizzati come vittime sacrificali da chi organizzava, si sfruttava la nostra ingenuità  come si sfruttava la fame del disoccupato. Adesso spiego il perché di questo preambolo. Da quello che mi è parso di capire due tifoserie non si scontrano se nessuno accende la miccia, e la miccia o sono gli altri o qualche testa calda indipendente dal gruppo. Beh, io credo che come noi avevamo la nostra testa calda, così anche gli ultras (generalizzo, non fatemene una colpa) usino le teste calde per provocare, e avere la possibilità  di prendere le distanze poi. Perché io credo che i gruppi organizzati abbiano abbastanza forza da allontanare le teste calde, se vogliono. Mi viene sempre di più da pensare che lo scontro sia cercato a priori, e che il calcio abbia sempre meno a che fare in queste cose. Perché anche se io non faccio del calcio la mia ragione di vita, capisco bene che, soprattutto in città  come la nostra, esso assume una valenza di rivalsa sociale molto importante, ma io preferisco pensare che il napoletano, tifoso organizzato o meno, sia quello che alle ingiurie di un veronese risponde con l'arguzia brillante di un "Giulietta è 'na zoccola..." piuttosto che con le mazzate. Voglio dire, se l'ultras è davvero quello espresso dalle tue parole, quello che nasce dall'amore sviscerato per la propria città  e squadra, perché ciò che trasmette è paura e diffidenza? Perché quando vado allo stadio piuttosto che sentirmi parte di una famiglia mi sento un ospite indesiderato al quale è consentito di restare purché si metta in un angolo e non dia fastidio? Se io fossi un ultras, mi preoccuperei di ciò e cercherei di eliminare i fattori che mi fanno apparire molto più simile ad un teppista che ad un innamorato.
Ripeto però, onde evitare fraintendimenti, che io generalizzo in base a ciò che vedo, e che è vero che magari a Napoli, causa commistioni con la camorra (cosa che avviene in ogni campo, d'altronde), il fenomeno assume un aspetto particolare...
Alfrè ti conviene abbandonare la conversazione :look:

Offline Il professore di Vesuviano

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Re:Ultras ...... storia di tifo, coerenza e mentalità.........
« Risposta #24 il: 20 Gennaio, 2010, 19:04:20 pm »
Questo è quello che non mi piace. Non perché io sia un buonista che veda il mondo bello e colorato, ma dall'esterno la sensazione mia è che più spesso sia un'unione che fomenta odio con la scusa del calcio piuttosto che un'unione d'amore per il calcio. Ovvio che dall'esterno significa da ciò che mi fanno vedere, e so che ciò che fanno vedere non è la verità . La rivalità  ci deve essere ed è giusta, ma trovo ci debbano essere dei limiti. Per cui sarei molto interessato ad approfondire questo tema, vorrei che mi si spiegasse, perché la violenza e l'odio sono i punti su cui si basano per smantellare il concetto di ultras, e vorrei sapere com'è nella realtà . Io ad esempio schifo il Milan dal profondo ma non m'è mai sognato di andare a intommare di mazzate un milanista, per quanto ci possa essere rivalità . Ci sono alcuni che intommass e che guarda caso sono anche milanisti, ma quello è un altro discorso (e ora che ci penso la stragrande maggioranza delle teste di cazzo che conosco sono effettivamente milanisti! Coincidenza?)...

il perchè accadono gli scontri l'ho spiegato ad Isabella in un altro post:

perchè? perchè ci sono strascichi del passato, perchè magari qualcuno la fa fuori dal vaso, perchè spesso si offende una dignità  e non solo un'appartenenza alla squadra di calcio, perchè spesso chi deve mantenere l'ordine è il primo disordinato, perchè spesso chi deve portare giustizia è il primo a farne a meno....
e non sempre si resta a guardare, io nella vita ho imparato a reagire... ora che ho 30 anni spesso mi difendo con le parole e con la giusta maturità  prima quando ero pischello usavo pure le mani se ero dalla parte della ragione altrimenti le prendevo e portavo a casa....
Gli ultras non restano mai a guardare, anzi ... è questa è storia, lascia stare che nella nostra città  spesso si verifica che molti appartenenti ai gruppi abbiano loro alcova nella malavita ma è ancora un'altra storia che non c'entra nulla con il tifo o con la mentalità  ma è il semplice specchio della società  napoletana ai giorni nostri.


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Se io fossi un ultras, mi preoccuperei di ciò e cercherei di eliminare i fattori che mi fanno apparire molto più simile ad un teppista che ad un innamorato.
Ripeto però, onde evitare fraintendimenti, che io generalizzo in base a ciò che vedo, e che è vero che magari a Napoli, causa commistioni con la camorra (cosa che avviene in ogni campo, d'altronde), il fenomeno assume un aspetto particolare...

Anche io e questa fa parte della mentalità  che i veri ultras cercando di avere e di far avere ma non sempre è cosi' e poi tu ti fai delle domande ma da quello che leggo sei anche in grado di darti delle risposte.........
chi mi ha conosciuto di persona su questo forum lo sa che ho la faccia da bravo ragazzo, che sono una persona tranquilla indipendentemente dal fatto di essere ultras o meno.... MENTALITA'!
« Ultima modifica: 20 Gennaio, 2010, 19:08:08 pm da Niko »
Ultras allo stadio come nella vita!

Offline CiruZZo

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Re:Ultras ...... storia di tifo, coerenza e mentalità.........
« Risposta #25 il: 20 Gennaio, 2010, 21:24:41 pm »
il problema è l'ignoranza...se i veronesi vanno a pescara a fare i cori sul terremoto,è normale che a qualcuno girino i coglioni...
l'ultras strunz ce po semp sta,e ci saranno sempre scontri

bender89

Re:Ultras ...... storia di tifo, coerenza e mentalità.........
« Risposta #26 il: 20 Gennaio, 2010, 21:31:08 pm »
Io vedo il fenomeno in maniera molto meno romantica. Parliamo di tifosi particolarmente affezionati, punto.
Il resto, a partire dal tizio che ti spinge per scavalcare la fila a quello che ti obbliga a cantare, per finire all'imposizione del diritto al posto fisso, è "inciviltà  elitaria" tipica di tutti i gruppi stabili e autolegittimati in virtù di qualche particolare (e presunta) qualità . Parlo in generale, non solo degli ultrà . E' un fenomeno comunissimo.
Per me ci sta poco da spiegare circa coerenza, mentalità , onore e compagnia cantante. Parliamo di calcio, di guardarsi le partite, per il resto c'è carnevale o la playstation,

SpamMattia

Re:Ultras ...... storia di tifo, coerenza e mentalità.........
« Risposta #27 il: 20 Gennaio, 2010, 21:38:12 pm »
Io vedo il fenomeno in maniera molto meno romantica. Parliamo di tifosi particolarmente affezionati, punto.
Il resto, a partire dal tizio che ti spinge per scavalcare la fila a quello che ti obbliga a cantare, per finire all'imposizione del diritto al posto fisso, è "inciviltà  elitaria" tipica di tutti i gruppi stabili e autolegittimati in virtù di qualche particolare (e presunta) qualità . Parlo in generale, non solo degli ultrà . E' un fenomeno comunissimo.
Per me ci sta poco da spiegare circa coerenza, mentalità , onore e compagnia cantante. Parliamo di calcio, di guardarsi le partite, per il resto c'è carnevale o la playstation,
come i tizi delle prime file all'università . hilli post song semp e llor

Offline bart

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Re:Ultras ...... storia di tifo, coerenza e mentalità.........
« Risposta #28 il: 20 Gennaio, 2010, 21:41:49 pm »
chi mi ha conosciuto di persona su questo forum lo sa che ho la faccia da bravo ragazzo
:nonquoto:

tien a' facc a criminale :chupa:

 :shh:

Offline signor groucho

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Re:Ultras ...... storia di tifo, coerenza e mentalità.........
« Risposta #29 il: 21 Gennaio, 2010, 00:06:23 am »
Anche io e questa fa parte della mentalità  che i veri ultras cercando di avere e di far avere ma non sempre è cosi' e poi tu ti fai delle domande ma da quello che leggo sei anche in grado di darti delle risposte.........
chi mi ha conosciuto di persona su questo forum lo sa che ho la faccia da bravo ragazzo, che sono una persona tranquilla indipendentemente dal fatto di essere ultras o meno.... MENTALITA'!

Io ho un po' il dente avvelenato perché non ho mai digerito il non esser potuto andare a vedere Fiorentina Napoli. Una mia amica lavora per la Fiorentina, e mi aveva promesso di farmi vedere la partita il giorno in cui noi, battendo il Milan, di fatto permettemmo a Prandelli e compagnia cantante di guadagnarsi la Champion's. Quando si avvicinò la data della partita mi disse che le aveva provate tutte ma non c'era verso, non potevo andare allo stadio perché non ero residente in Toscana. E io mi sono chiesto perché gli ultras della Fiorentina, tra i quali sono sicuro ci siano delinquenti anche se a Firenze non si chiama camorra, perché loro potevano andare allo stadio e io, che non ho nessuna colpa, non potevo. Certo, c'era tutta la storia della trappola della trasferta di Roma che ancora pesava e sicuramente Maroni è un grande stronzo e c'ha messo il carico a bastoni, però non posso non pensare che ho pagato anche io per qualcosa che ha colpe nel tifo organizzato. Di nuovo, non intendo fare di tutta l'erba un fascio, ma così anche tu, più di me, finisci per pagare per colpe altrui. Perché dall'esterno non si fa la distinzione "ultras buoni" o "ultras cattivi", anzi, magari quando qualcuno prova ad evitare i casini (come con la mobilitazione prima della già  citata trasferta romana), si trova anche esposto al mondo in una realtà  alla rovescia.

Io vedo il fenomeno in maniera molto meno romantica. Parliamo di tifosi particolarmente affezionati, punto.
Il resto, a partire dal tizio che ti spinge per scavalcare la fila a quello che ti obbliga a cantare, per finire all'imposizione del diritto al posto fisso, è "inciviltà  elitaria" tipica di tutti i gruppi stabili e autolegittimati in virtù di qualche particolare (e presunta) qualità . Parlo in generale, non solo degli ultrà . E' un fenomeno comunissimo.
Per me ci sta poco da spiegare circa coerenza, mentalità , onore e compagnia cantante. Parliamo di calcio, di guardarsi le partite, per il resto c'è carnevale o la playstation,

Si, effettivamente sono fenomeni che non risiedono esclusivamente nel calcio, ma se all'università  io arrivo prima e voglio il posto davanti (anche se la concomitanza di questi eventi non è mai capitata) me ne fotto del fighetto che crede di avere il posto prenotato e mi siedo dove voglio. Allo stadio invece mi sposto celermente, anzi, no, velocemente, che celermente potrebbe dare noia, chiedo scusa e mi metto nell'angolo.

Però io sono orgoglioso del nostro tifo, al di là  di tutto mi sembra uno dei più originali e brillanti d'Italia, e molto spesso al San Paolo c'è stato più spettacolo sugli spalti che in campo, e vorrei che quando si parlasse del tifo partenopeo uscisse questo, piuttosto che bollettini di cronaca...
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