L'interesse corrisposto su depositi e prestiti non è a tassi più svantaggiosi di quelli del mercato interbancario?
La spiegazione è qui, l'analisi è un po' dura da masticare ma è ottima, almeno secondo me.
http://ideashaveconsequences.org/bce-uno-scenario-per-un-anno/leoToglimi 'sta curiosità . Operazioni di stimolo della domanda, attraverso manovre sia monetarie o fiscali, e che dovrebbero ridursi al breve termine (ci sarebbe poi da capire quanto lungo venga considerato il breve termine) non possono essere reiterate paradossalmente all'infinito sulla base della sola credibilità delle autorità monetarie? Il debito che pagheremo "domani" insomma, spostare il domani sulla base di aspettative sempre ottimistiche.
Ho scritto un sacco di stronzate ma vienimi incontro, fai finta di parlare con un bambino di 3 anni. 
E' esattamente quello che accade da diversi decenni. Le banche centrali di tutto il mondo, in particolare la FED, pompano denaro "dal nulla" nel sistema; i primi prenditori di questi nuovi fondi sono i beneficiari del sistema (banche commerciali - governi) perchè acquistano beni e servizi a prezzi non ancora alterati (supponiamo una cristallizzazione e staticità di tutti i mercati, per eliminare le altre variabili), in particolare le banche commerciali possono prestare denaro ALLA CAZZO DI CANE (meccanismo della riserva frazionaria) tanto hanno un creditore di ultima istanza che stampa a manetta e si lanciano nelle attività più rischiose (questa è sintaticamente la distorsione di avere il tasso di interesse deciso centralmente da un monopolista), mentre i governi hanno nuovo denaro da fottere (appalti per le opere più ridicole, vedi TAV, ponte di Messina, incentivi e privilegi ad alcune aziende), nuovo clientelismo da spendere in tutte le maniere possibili e nuovo denaro da investire in mostri del welfare non funzionanti per eccesso di parassitismo. Gli ultimi prenditori di denaro, vale a dire gli stipendiati, quelli con il reddito fisso o ancorato ai parametri istat, pagano TUTTA la differenza dell'avere i prezzi più alti (man mano che la liquidità in più si diffonde, altera la dinamica della domanda/offerta di beni e servizi) più le distorsioni create sui mercati con la perdita di potere d'acquisto in maniera del tutto invisibile, cosa che i politici gradiscono molto.
Gli stimoli sono delle manovre economiche, giustificate sugli assunti della teoria keynesiana, secondo cui è possibile agire su alcune leve del mercato, controllandone gli effetti. Io, come avrai capito, penso che sia spazzatura, perchè esistono centinaia di esempi che dimostrano quanto fallimentari siano quelle teorie e, soprattutto, quanti danni aggiuntivi creano, che giustificano la necessità di nuove manovre, in una spirale pressocchè infinita.
In Italia, tanto per parlare di cose concrete, la maggior parte dello stimolo è stata pensata per la Fiat e per i produttori di elettrodomestici, i cosiddetti ecoincentivi; soffermiamoci sugli effetti: la manovra ha garantito al gruppo Fiat di registrare comunque utili, non ha impedito al gruppo Fiat di ristrutturarsi per la crisi e chiudere gli stabilimenti improduttivi (il patto sociale è saltato), ha aggiunto nuovi cassa-integrati da pagare, e, nonostante il buon numero di veicoli venduti "forzatamente", l'azienda probabilmente si ritroverà nella stessa situazione tra 2 anni, chiedendo nuove agevolazioni. Problemi risolti: zero. Problemi creati: la manovra viene fatta sostanzialmente a debito, causando una probabile maggiore imposizione fiscale futura (le nuove generazioni se lo prendono in quel posto), destabilizzando i parametri patrimoniali che già ci vedono a rischio default, alimentando il circolo degli amici degli amici. Non è un caso che la manovra di stimolo in Italia sia stata leggerina, se paragonata ad altri paesi, perchè noi già siamo con le pezze al culo! Per il futuro c'è da aspettarsi che gli aiuti non cessino, che la pressione fiscale aumenti (oggi al 70% reale) e che vengano ulteriormente tagliati i fondi per il welfare, a meno di improbabili riforme.