ADESSO È UFFICIALE: L’AFFARE CR7 ALLA JUVE È STATA UNA CAGATA PAZZESCA
Ricordate quando Cristiano Ronaldo fu acquistato dalla Juve? I media Nazionali a reti unificate si affannarono a definirlo come l’operazione del millennio. Giù titoloni, cronache in tempo reale del suo approdo e della sua presentazione, Speciali, editoriali. Non ricordavo un’accoglienza simile dai tempi di un altro Ronaldo, il Fenomeno. Che però -dettaglio non trascurabile- fu acquistato dall’Inter a 21 anni, dunque diciamo che l’operazione aveva tutt’altro senso.
Già, perché una delle criticità dell’’affare Ronaldo risiedeva proprio nell’età del fuoriclasse portoghese, che all’epoca del suo trasferimento in bianconero (era il 2018) aveva già compiuto 33 anni. Era certamente fortissimo, reduce da un Mondiale disputato come protagonista, e che atleticamente pareva uno di 25 anni. Vero, ma sempre 33 erano. Di certo stai andando a comprare un giocatore il cui rendimento è destinato, per forza di cose, soltanto a calare.
Lo acquisti tra l’altro, a prezzo non certo di favore: 112 milioni di Euro, quasi 20 in più di quanti ne spese il Real per acquistarlo un decennio prima, quando di anni, Cristiano, ne aveva solo 24.
Si dirà che nel frattempo il mercato è cambiato. Vero, ma è anche vero che il Real spese quella cifra consapevole di ammortizzare un investimento. Potendolo sfruttare per un decennio e vincendo, in quel lasso di tempo, quattro Champions, tra le altre cose.
Cifre cui si aggiunge il modesto ingaggio di 31 Milioni netti a stagione.
Ma all’epoca, se facevi queste considerazioni, ti davano del rosicone.
La sempre sferzante stampa italiana, dal suo arrivo è letteralmente impazzita. Per mesi ci ha abboffato le gonadi con l’agiografia del campione che avrebbe ridato lustro al bistrattato campionato italiano.
Già pronti, taccuini in mano, a narrare le epiche gesta del fuoriclasse portoghese, magnificandone le doti, tessendone le lodi, al primo gol su rimpallo.
Sarà divertente vederli andare avanti per settimane, costretti ad inventarsi qualcosa pur di esaltare la figura di Cr7(+2sulcampo). “E’ il giocatore più veloce ad entrare in campo”, “Record di conclusioni fuori dallo specchio”, “Cristiano: rutti da Campione”.
Visto che per vedere il primo gol di Ronaldo in bianconero ci vorranno cinque gare (e gli amici del Sassuolo)
Perchè le narrazioni sono belle, ma poi esistono anche i fatti. E i fatti dicono che la Juventus con Ronaldo, ha vinto meno di prima. Dovendosi accontentare ‘solo’ di scudetto e una Supercoppa. Una roba che a garantirla, sarebbero bastati un Matri o un Orsato qualsiasi.
Si diceva che avrebbe fagocitato la classifica cannonieri in Serie A. In verità, la sua prima stagione in bianconero farà registrare il suo numero minore di gol dai tempi dello United.
Gli va meglio la seconda, quando si piazza alle spalle di Ciro Immobile con 31 centri, ma 12 dei questi sono su rigore. Praticamente, senza penalty, ha segnato quanto Caputo.
Magari la vincerà quest’anno, che è in testa. E se non dovesse riuscirci, certo si inventeranno il record di barriere centrate sui calci di punizione pur di glorificarlo
Si diceva che il suo acquisto sarebbe stato ripagato dal Merchandising. Seee. E che siete rimasti, a Zico a Udine negli anni ‘80?
La verità è che per mantenersi a galla dopo l’acquisto la Juventus è stata sempre più costretta a fare ricorso a plusvalenze farlocche, con operazioni che in un paese serio avrebbero fatto intervenire i NAS con i mitra in mano, con le varie Genoa, Udinese, Atalanta. Giusto per citare le prime tre che mi vengono in mente.
Anzi, l’operazione- Ronaldo ha gravato più del previsto sulle spalle bianconere. Ne ha limitato gli investimenti successivi (vedasi l’asfittico mercato di quest’anno)
Ha svalutato giocatori. A parte il Panzarotto, che pure era stato pagato a peso d’oro, ed ha finito prima con l’essere utilizzato come pacco, poi reintegrato non gradito con il ruolo di portaborracce del lusitano, indi regalato negli States pur di toglierselo dalle palle. Ma anche Dybala, che la mai servile stampa italiana già descriveva come il nuovo Messi sostenendo che proprio Ronaldo (allora al Real) di quel Dybala sarebbe stato la riserva, a meno di non voler cambiare ruolo. E oggi di Dybala si sono perse le tracce.
Ha pesato sulle scelte tecniche. Ai tempi di Allegri, non era infrequente vedere il portoghese dare gesti di insofferenza in campo. Con Sarri, mandava la sorella a lanciare tweet al veleno. Entrambi i tecnici, poi, pur avendo vinto lo scudetto, sono stati entrambi esonerati.
Lui ha risposto però con uno spirito di squadra fuori dal comune, che trova la sua sublimazione in uno Juve-Milan nel quale, dopo la sostituzione, va direttamente negli spogliatoi, si fa la doccia ed abbandona lo stadio tre minuti prima del fischio finale.
La verità è che un investimento del genere per capitalizzarlo doveva portarti la Champions. Che poi era questo il motivo- neanche troppo segreto- per cui era stato ingaggiato.
La Champions: la sua dimensione naturale. Così la stampa compatta, alla vigilia dell’esordio nella massima competizione europea con la maglia bianconera.
La sua prima partita durò mezz’ora. Si beccò il suo primo cartellino rosso della sua carriera in Champions. Sconfitto ed espulso. Quasi un segnale.
Prima di Ronaldo, la Juventus un paio di finali le aveva pure disputate (e ovviamente perse). Ed anche quando era stata eliminata prima poteva almeno appellarsi all’essere uscita contro squadroni.
Per buttare fuori la Juve di Ronaldo basteranno invece l’Ajax dei ragazzini ai Quarti il primo anno; il modesto Lione ed il non trascendentale Porto (peraltro in 10 per oltre metà partita) nelle successive edizioni.
La Champions sarà anche la sua dimensione naturale ma diciamo che, a parte la gara di ritorno con l’Atletico (quando stese da solo i Colchoneros) e poco altro, non si ricordano tutte queste prestazioni all’altezza della sua fama.
Adesso Ronaldo ha 36 anni e la Juve si troverà quest’estate nella paradossale situazione di dover cercare di svenderlo, per fare respirare un po' le casse e, soprattutto, per non perderlo a zero l’anno successivo.
Ad una cosa però è servita l’arrivo di Ronaldo. A rendere ancora più ridicola la già sputtanata classe giornalistico sportiva italiana. Che per tutto questo tempo si è persa in proni deliri a botte di “Compleanni da record”, indiscrezioni sul cane del giocatore, titoloni su come fosse il SECONDO giocatore più veloce della A (ed io che ero rimasto a che venivano menzionati i primi). L’assurda retorica del ‘Viva il Re’ anche quando il Re è nudo.
In altri tempi, qualche giornalista più di sostanza, avrebbe provato a far notare qualche incongruenza, anziché perdersi nello stucchevole “E’ IL COLPO DEL MILLLLENNNIO”. Altri tempi, appunto.
In attesa che tornino, noi chiudiamo con la citazione che fece Fantozzi alla visione della Corazzata Potemkin.
Qualcuno doveva pur dirlo.
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Quanto è ridicolo il calcio italiano!
