Continui a rispondere a caso.
Di quello che piace a te, non mi importa un fico secco.
La contrapposizione tra Conte e Ancelotti esiste solo nel tuo cervello: da un lato abbiamo un allenatore moderno e organizzato, dall'altro un allenatore finito. Come Lippi, Capello, Ferguson e tanti altri della sua generazione calcistica.
Non è un Sarri contro il parrucchino, un Simeone contro Guardiola, uno scontro tra due scuole diverse di pensiero che uno può effettivamente dire "io (soggettivo) preferisco X perché": è un contrasto tra chi sa fare ancora questo mestiere e chi invece è rimasto al palo. Il calcio è un linguaggio, si evolve e gli allenatori, come i giocatori, hanno una scadenza.
Tu vuoi fare passare la contrapposizione tra questi due come se ci fosse chi gioca a pallone (Ancelotti) e chi pensa a non prenderle (Conte): non è così, e tra i due è proprio il tortellino l'anticalcio di merda.
Lo dice la sua storia qui a Napoli, la sua carriera che ce lo tramanda come un uomo capace di far convivere più fuoriclasse sotto lo stesso tetto, un magnifico gestore che ha fatto il suo tempo. Punto, basta. Stai difendendo una causa perdente. Poi chi verrà dopo di lui non lo so, ma spero non sia un tuo nome visto quello che dici su Chef Carlo e quanto ridevi su Maurizio Sarri, paragonandolo a Sannino.