La relazione lunga 500 giorni fra un giovane architetto finito a scrivere biglietti d’auguri e la collega con cui si crede destinato a dividere la vita.Commedia generazionale fresca ed innovativa che tratta, contrariamente alla tendenza degli ultimi decenni

, la storia di un amore mancato. Il piglio è ironico e spigliato, così come si addice al genere, il tocco di profondità (che mai diventa analisi oculata, sarebbe stata troppa grazia) è dato dallo sguardo accorato ed affettuoso gettato sul passato dei protagonisti. Il regista esordiente, Marc Webb, viene dal mondo dei videoclip musicali ma le sue scelte formali sembrano volte più che altro alla contaminazione (assai riuscita) del linguaggio cinematografico con quello pubblicitario, meno frenetico ma estremamente stiloso e diretto (si segnala su tutti gli espedienti un efficace split screen che mette a duro confronto realtà ed illusioni di lui). Il montaggio scompone il (presumibile) declino della relazione amorosa trasformandolo in un'altalena di emozioni meno prevedibile.
Colonna sonora decisamente indovinata (There is a light that never goes out degli Smiths

).
Il giudizio è inficiato solo dalla prolissità di qualche sequenza (quella all'Ikea) e da qualche battuta (non in senso comico) banale. L'anticonformismo propugnato inoltre sfocia pericolosamente in un'alternatività omologata che è praticamente il rovescio della stessa medaglia.
In definitiva, molto meglio "il come" che "il cosa" in un film comunque caldamente consigliato data la scarsa reperibilità di titoli di spessore nell'ambito delle commedie romantiche.
Voto: ***1/2Consiglio di vederlo con Eternal Sunshine of the Spotless Mind (in italiano Se mi lasci ti cancello). Sono commedie che, senza rinunciare alla leggerezza che è richiesta al genere, analizzano (mooolto meglio il cervellotico lavoro di Gondry & Kaufmann) le problematiche sentimentali in maniera matura e consapevole.
Post unito automaticamente al precedente Ringrazio per il consiglio bibbo84, anche se alla fine è stata la mia ragazza a convincermi alla visione. Io, nonostante fosse domenica sera, gli preferivo Il nastro bianco (sul nazismo)
