Beh però questa è semantica: la separazione tra partire largo o stazionare al limite dell'area non invalida il concetto. La seconda cosa nel calcio moderno la non fanno nemmeno i centravanti, ormai.
Di base è un calciatore che rende molto di più se ha la possibilità di sfruttare le sue armi migliori, e cioè la capacità di strappare con il pallone tra i piedi nei mezzi spazi, usare il corpo per fintare e ottenere la superiorità numerica per un tiro o un assist negli ultimi trenta metri, andare in pressione alta sul primo portatore avversario che è raramente pronto a gestire un calciatore di quella stazza.
Schierarlo nella posizione dov'è messo attualmente significa solo volergli male; nella fase di non possesso è innanzitutto poco adatto a lavorare con lo spazio alle spalle (la chiusura della linea di passaggio è fondamentale per un mediano) a cui abbina pure una scarsa capacità aerobica che lo porta a coprire male grandi porzioni di campo, mentre in quella di possesso il fatto che abbia solo il sinistro e debba gestire palloni in un tempo molto breve lo espone a figuracce.
Non è un caso che le migliori prestazioni della sua carriera siano arrivate da finto esterno nel Napoli di Ancelotti (nel suo 442 era un rifinitore che partiva largo e poi stringeva al centro) e da mezzala nel centrocampo a tre rovesciato e megaoffensivo della Spagna U21. In ogni caso, va studiato un sistema particolare per permettergli di esprimersi al meglio con pesi e contrappesi, noi lo facciamo giocare con Zielinski che è un altro portatore di palla e rendendolo lo scudiero del polacco. Tra i due è quello sacrificato e quindi il centrocampista che meno si esprime in maniera consona alle proprie caratteristiche.
Andava fatta una scelta tempo fa, così come tra Manolas e Koulibaly.
No però la differenza c'è tra le diverse posizioni, per una questione di spazi. Stazionare al limite significa stare sempre in mezzo ai mediani ed ai difensori avversari, che ce li hai addosso.
Arrivare da dietro, o dalla fascia, significa invece che vai a buttarti in uno spazio che un compagno ti ha aperto precedentemente, quindi essere più libero.
Comunque al di là di ciò per me lui si fa male da solo nel momento in cui non migliora nei suoi fondamentali e non inizia a velocizzare il suo gioco, proprio come pensiero intendo. Se non fa questo, ovunque lo metti sarà sempre limitato.
Poi concordo con la chiusura, il principale problema è la convivenza con Zielinski per il motivo che tu dici, che rientra in un contesto generale di un centrocampo che per caratteristiche degli interpreti è male assortito.
Tan'è che quest'anno probabilmente (almeno da quello che si capisce in queste prime uscite) il Napoli sarà costretto a ritornare al centrocampo a 3 "in linea", arretrando di nuovo Zielinski dopo che ha fatto nettamente la miglior stagione della carriera in posizione più avanzata. Questo per cercare di apparare un poco la situazione là in mezzo.