Una domanda per chi sposa la politica dell'anno di transizione, ma secondo voi la crescita del nostro club passava per la rivalutazione dei vari Ounas, Rog, Diawara e chiunque altro che l'anno scorso era ai margini del progetto?
Mi pare che alla fine l'unico che ha avuto un maggiore utilizzo e dal quale ci si possa ricavare qualcosa in più sia stato Maksimovic, secondo voi c'era bisogno di buttare un anno per fare questa transizione?
O sono io che sto valutando troppo poco ciò che si può ricavare dai giocatori meno utilizzati?
Onestamente io penso che Ounas sia stato parzialmente rivalutato quest'anno e che in questa squadra, come seconda scelta, possa giocarci.
Al di là di ciò, penso che l'intenzione di mister e società a inizio stagione fosse cercare di non stravolgere il lavoro di Sarri e di aggiungere un po' di flessibilità nel modo di giocare. E' venuto fuori che senza il palleggio esasperato del sarrismo la squadra era troppo fragile dietro, e che questo palleggio non si poteva fare senza Jorginho (che non a caso è stato l'unico che Sarri ha insistito per portarsi dietro).
Penso anche che l'anno di transizione volesse essere un modo per rifondare anche sul piano psicologico per squadra e ambiente, venendo da un'esperienza "totalizzante" come quella con Sarri.
Non era un'idea sbagliata, ma:
1) da Ancelotti mi sarei aspettato una maggior capacità di prevedere che senza Jorginho non c'erano i presupposti per proseguire il lavoro di Sarri. Ci sta che non lo capisca io che faccio il tifoso, ma lui è un tecnico blasonato e DOVEVA saperlo da subito. Allora, o lo sapeva e ha mentito o non lo sapeva e ha toppato. In entrambi i casi, non è accettabile.
2) da Ancelotti mi sarei aspettato una maggior capacità di farsi seguire e trasmettere una mentalità vincente.
3) da gente come Allan e lo stesso Hamsik, per non parlare dello squallido Insigne, mi sarei aspettato un po' di serietà in più, non che si vendessero a Gennaio come tante zoccole. E questo lo vedo come una preoccupantissima conseguenza del punto 2, perchè parliamo di calciatori pienamente al centro del progetto, di cui evidentemente non sono convinti.
Detto tutto questo, ricordo sempre che quest'anno abbiamo migliorato i risultati dello scorso anno, dal punto di vista dei meri piazzamenti. Attenzione, questo non è un discorso alla Iannicelli, che trovo un suino ributtante e incompetente. Ma il dato di fatto va detto e sottolineato, non per fare paragoni con Sarri ma per inquadrare nella giusta prospettiva quanto è accaduto. L'annata NON è fallimentare dal punto di vista dei risultati, ma rischia di esserlo pesantemente dal punto di vista del progetto (ahahahahahah , vedasi miei innumerevoli post contro il pappone in merito) sportivo e societario in genere.
Io sono straconvinto che un 33% di responsabilità per come sono andate le cose quest'anno è da attribuire all'ambiente. A noi tifosi brucia ancora il mazzo per quello che è successo l'anno scorso e per come Sarri se ne sia andato per andarsi ad abbuscare i surdarielli in Premier. E ce lo siamo presi con squadra, società e allenatore. Chi non ammette questo, non è intellettualmente onesto e non può proseguire l'analisi dei gravi torti del Pappone e di Ancelotti stesso.