Comunque a me fa sorridere questa visione di Ancelotti come un allenatore che impone gli acquisti e che vuole i giocatori afffermati. In realtà è successo raramente nella sua carriera che io ricordi in un solo caso quando volle Nesta al Milan, per il resto o i giocatori gli l’hanno presi i direttori sportivi come nel caso di Leonardo al Psg o i presidenti, in alcuni casi ha fatto con quello che c’era, penso al Bayern. Nel suo libro il leader calmo dichiara che se avesse dovuto scegliere lui gli acquisti e non la società punterebbe su i giovani. Cosa che per altro ha fatto spesso in passato pensate al lavoro fatto con un Crespo giovane o con Kakà o Verratto. Al Madrid. Carvajal e Marcelo li ha imposti lui titolari. In quest’otttica ci sta che voglia i Meret, i Fabian Riuiz o anche Verdi che evidentemente considera che ha molto potenziale e che si adatti al suo gioco o che punti su giovani come Diawara, Zeliski o Rog. È questo il tipo di allenatore non come Mourinho,Capelllo, Mancini o Conte che impongono campagne acquisti faraoniche con giocatori già famosi ed affermati.