Io non scrivo più come prima, ma leggo tanto, perchè è sempre un piacere leggervi e il pallone che si mastica qua sopra, nel bene o nel male, vale più di molti editoriali che si leggono in giro su sitacci da quattro soldi sul Napoli e sul calcio in genere. Io penso che la situazioni creatasi sia un qualcosa di surreale, e questo lo dico a prescindere dai vari nomi che mi sono rotto pure il cazzo di leggere. Cioè prescindendo dai vari Verdi, Politano e Lucas Moura (
).. il discorso è che il pallone qua in Italia è veramente solo a strisce e ciò che anni fa accadeva in mezzo al campo (o negli spogliatoi) con lo scandalo Calciopoli e il timore reverenziale degli arbitri nei confronti delle strisciate, succede, oggi, fuori dal campo. E' impensabile che per quanto una squadra possa essere forte, per quanto bacino di utenza possa avere, per quanti titoli possa avere in bacheca, possa al contempo avere la figura egemonica che ha la Juve in questa Serie A. E l'egemonia non sono gli scudetti vinti, l'egemonia è il poter decidere la sorte di un calciatore, il poter decidere che carriera questi possa avere, in che squadra possa giocare e a quanto debba essere venduto. Politano a Napoli non ci viene, non stiamo parlando di Messi, ne di chissà chi altro.. forse nel prenderlo non ci guadagniamo nulla, forse potrebbe essere funzionale. Di certo siamo incompetenti, di certo siamo una società calcistica patriarcale nelle mani un tuttologo. Ma che Politano non venga a Napoli, per ciò che si è creato attorno a 'sta vicenda, non è una sconfitta per il Napoli, una sconfitta per tutta la Serie a.
Dovresti scrivere più spesso

La sconfitta della serie A non è recente, ma è avvenuta anni fa quando la piovra ha deciso (ancor più di quanto facesse prima) di avvolgere tutti con i suoi tentacoli..... e il cazzo di guaio è che non sono i soli responsabili. Al mafioso di arcore andava anche bene (ricordiamoci chi c'era in lega a quei tempi, da carraro a galliani) e persino gli interisti e le romane erano inserite in quel che poi sarebbe diventata la rovina del calcio italiano. Se la cosa è uscita fuori è perchè qualcuno all'interno di questa enorme cosca mafiosa si è scocciato di stare sotto a pacchero dei gobbi (gli interisti) e han fatto uscir fuori tutto questo casino. La serie A è morta quei giorni del 2006, si è trascinata un pò avanti coi fasti del mondiale e con gli ultimi assoli dell'inter, poi è ufficialmente morta.
Quel che stiamo assistendo adesso è invece la morte del movimento calcistico italiano, che passa anche per una nazionale che invece di programmare uno straccio di futuro, si è messa a fare i rasponi a Gigi del ''mio Chiello, il Barza, Leo'' e pur di mantenere quell'assetto di gioco, si è ignorata la vera forza di questa nazionale, che sono gli esterni .... che ovviamente non sono nell'orbita dei gobbi. Un calcio monopolizzato in maniera inaccettabile da loro, non crea competizione, non fa sviluppare i nuovi talenti perchè alla fine chi fa uscire i futuri nazionali non sono l'atalanta o il sassuolo del cazzo, ma sono team come la Lazio, il Napoli, la Fiorentina, ovvero medi/grandi club. Poi vedi i casi di Verdi, un giocatore che al sol sentir nominare il napoli dovrebbe arrizzare il cazzo, e invece ............. manco fosse Rolando Bianchi 10 anni fa (e li con il City che ti offriva un cuofano di soldi era anche normale).
Quel che vediamo adesso è una carogna in decomposizione e più si va avanti, più puzzerà. Finchè a questi gli verrà permesso di fare quel che cazzo vogliono, e finchè i calciatori di sta ceppa non cambiano mentalità, o non viene rifondato sto cazzo di movimento, il calcio italiano sarà sempre merda. Anzi magari, dato che dalla merda possono nascere i fiori.
Dai che si sta tutto apparecchiando per psicodrammatizzare fino alle 22,59 del 31...già sento Di Marzio scandire la mitologica frase non ci sono i tempi tecnici 
Garantito al limone