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L'articolo fa cacare, ma rende l'idea.
Il "sistema Juve" per competere in Europa: dall'esasperazione del player trading alle 321 cessioni in 5 anni
La Juve continua il suo processo di crescita, con i bianconeri che anelano sempre di più ad un trofeo che possa proiettarli tra le primissime del calcio.
03.08.2019 10:50 di Redazione Tutto Napoli.net Twitter: @tuttonapoli Vedi letture
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Il "sistema Juve" per competere in Europa: dall'esasperazione del player trading alle 321 cessioni in 5 anni
La Juve continua il suo processo di crescita, con i bianconeri che anelano sempre di più ad un trofeo che possa proiettarli tra le primissime del calcio europeo. Il tutto condito, però, da una gestione non sempre morbida e, talvolta, piena di rischi, come spiega Il Corriere della Sera: "La Juventus è un gigante che non smette di crescere e di correre. Non ha certo i piedi di argilla, ma ogni tanto li ha doloranti per i tanti balletti sul mercato: nessuna tra le grandi d’Europa ha esasperato in modo simile la compravendita di giocatori (il cosiddetto player trading), quelli piccoli e quelli grandi. Come Dybala che deve sciogliere la riserva verso il Manchester United e liberare l’arrivo di Lukaku (e pure l’eventuale sbarco in Premier di Mandzukic). O come Cancelo, per il quale il City è disposto a dare Danilo e aggiungere 10 milioni (la Juve ne vuole 20).
Siamo di fronte a un tradimento del progetto tecnico o a un capolavoro di finanza calcistica? Sul primo interrogativo si può anche dibattere, sul secondo meno. Perché la Juve ormai è regina del mercato di qualità. E di quantità. Dal 2014, primo anno dell’era Allegri gli acquisti bianconeri(esclusi quelli per la Primavera) sono stati 83, buona parte come pedine di scambio nelle serie minori. Quelli del Real Madrid, che nel frattempo ha fatto una tripletta in Champions, sono stati 55. Quelli del Liverpool campione d’Europa in carica 37. Ma sono le cessioni a raccontare ancora meglio l’architettura complessa e maestosa del «sistema Juventus» e a spiegare la differenza con gli altri giganti che popolano il calcio europeo: finora sono state 321 in 5 anni, contro le 66 del Real e le 98 del Liverpool. Solo negli ultimi tre bilanci la premiata ditta Paratici (ex Marotta&Paratici associati) ha prodotto plusvalenze per 345 milioni (Pogba quella più clamorosa). Una cifra che serve a finanziare il mercato bianconero. E dopo l’impennata dei costi con l'arrivo di Ronaldo, anche a sbiadire il rosso del bilancio di una società che in sei mesi ha fatto un balzo del 91% in borsa.
L’unicità della Juve diventa però anche una forma di solitudine in Europa: rispetto alle altre grandi la società del presidente Agnelli è penalizzata sia nei ricavi televisivi del mercato italiano sia nei ricavi da stadio, coi soli 41mila posti dell’Allianz Stadium. Le altre voci commerciali sono in crescita e l’accordo recente con Adidas da 51 milioni fino al 2027 avvicina i bianconeri alla concorrenza spagnola e inglese. Ma il podio in questa classifica è molto complicato da raggiungere. Come del resto è complicato vincere in Europa se si cambia in continuazione. E Real e Liverpool sono solo l’ultimo esempio di stabilità vincente. La Juve di Allegri invece è arrivata due volte in finale cambiando di fatto nove undicesimi della squadra. Un’impresa che ha portato con sé il suo rischio, ovvero la sconfitta contro a Barça e Real".