Magari la colpa fosse nel manico invece che nel coltello, basterebbe sostituire quello e basta.
Zac, un colpo di forbice all'allenatore e tutto si aggiusta, come fu con il passaggio da Benitez a Sarri.
Invece, purtroppo, la tara è proprio nel coltello. Questo Napoli, il Napoli attuale, è il più scarso dal secondo Mazzarri, quello dell'arrivo di Cavani.
Perché la forza di una squadra è più della somma aritmetica delle qualità individuali, ma è una questione di capacità collettiva.
Ecco, se vi piace di più, è il Napoli meno capace.
E non serve a niente dire che Cannavaro, Campagnaro e Aronica valevano meno di Albiol, Chiriches, Koulibaly e Ghoulam,
è la mancanza di uomini offensivi in grado di spingere più in là l'asticella, di far fare un passo più lungo all'intera squadra,
la mancanza di un leader in campo e in difesa e, contemporaneamente a ciò le fragilità psicologiche di chi leader dovrebbe essere,
a definire il grado di non impatto di un gruppo di uomini che giocano a calcio.
E non c'è nessun allenatore in grado di modificare le cose, perché se annichilisci - o metti in grande difficoltà - Juventus, Lazio, Besiktasx2,
portando la miseria di due punti a casa, significa che quest'è.
Non è manco na roba di palle o cuore, perché ne abbiamo. Ma di sostanza.
Lo sbocco della gargantuesca mole di gioco semplicemente non esiste, e dietro ci fottiamo i palloni in porta da soli.
Attenzione, non con errori di reparto,
ma con rinvii sbilenchi, rigori maldestri, retropassaggi suicidi e gol presi sul proprio palo.
E sinceramente, visto il predominio territoriale e il modo in cui si sono inseriti i giovani nella squadra,
pensare un solo attimo all'allenatore nel pallone significa offendere l'onestà intellettuale come valore intrinseco, anche se a immaginare ciò è un cammello.
Ci sta solo da fare gli uomini - noi in primis come tifosi - sperare in Nestorovski e Sportiello a gennaio,
perché la stagione può prendere una piega orrenda, soprattutto se sopraggiunge la depressione del trovarsi in zone di classifica in cui mai avresti pensato di poter essere.