Mi ricordo la mia meraviglia e forse l'allegria
di guardare a quei pochi che rifiutavano tutto;
mi ricordo certi atteggiamenti e certe facce giuste
che si univano con un'ondata che rifiuta e che resiste.
Ora il mondo è pieno di queste facce, è veramente troppo pieno,
e questo scambio di emozioni, di barbe, di baffi e di chimoni
non fa più male a nessuno.
Quando è moda è moda, quando è moda è moda,
quando è moda è moda, quando è moda è moda.
Non so cos'è successo a queste facce, a questa gente,
se sia solo un fatto estetico o qualche cosa di più importante,
se sia un mio ripensamento o la mia mancanza di entusiasmo,
ma mi sembrano già facce da rotocalchi, da Ente del Turismo.
Quando è moda è moda, quando è moda è moda.
E visti alla distanza non siete poi tanto diversi
dai piccolo borghesi che offrono champagne e fanno i generosi,
che sanno divertirsi e fanno la fortuna e la vergogna
dei litorali più sperduti e delle grandi spiagge della Sardegna.
Quando è moda è moda, quando è moda è moda.
E anche se è diverso il vostro grado di coscienza
quando è moda è moda non c'è nessuna differenza
fra quella del play-boy più sorpassato e più reazionario,
a quella sublimata di fare una comune o un consultorio.
Quando è moda è moda, quando è moda è moda,
quando è moda è moda, quando è moda è moda.
Io per me se c'avessi la forza e l'arroganza
direi che sono diverso e quasi certamente solo,
direi che non riesco a sopportare le vecchie assurde istituzioni
e le vostre manie creative, le vostre innovazioni.
Io sono diverso, io cambio poco, cambio molto lentamente,
non riesco a digerire i corsi accelerati da Lenin all'Oriente,
e anche nell'amore non riesco a conquistare la vostra leggerezza,
non riesco neanche a improvvisare
o a fare un po' l'omosessuale tanto per cambiare.
Quando è moda è moda, quando è moda è moda.
E siete anche originali, basta ascoltare qualche vostra frase
piena di nuove parole sempre più acculturate, sempre più disgustose
che per uno normale, per uno di onesti sentimenti
quando ve le sente in bocca avrebbe una gran voglia che vi saltassero i denti.
Quando è moda è moda, quando è moda è moda,
quando è moda è moda, quando è moda è moda.
Io per me se c'avessi la forza e l'arroganza
direi che non è più tempo di fare mischiamenti,
che è il momento di prender le distanze,
che non voglio inventarmi più amori,
che non voglio più avervi come amici, come interlocutori.
Sono diverso e certamente solo
sono diverso perché non sopporto il buon senso comune
ma neanche la retorica del pazzo,
non ho nessuna voglio di assurde compressioni
ma nemmeno di liberarmi a cazzo,
non voglio velleitarie mescolanze con nessuno
nemmeno più con voi,
ma non sopporto neache la legge dilagante
del "fatti i cazzi tuoi".
Sono diverso, sono polemico e violento,
non ho nessun rispetto per la democrazia,
e parlo molto male di prostitute e detenuti
da quanto mi fa schifo chi ne fa dei miti.
Di quelli che diranno che sono qualunquista non me ne frega niente:
non sono più compagno né femministaiolo militante,
mi fanno schifo le vostre animazioni, le ricerche popolari e le altre cazzate;
e finalmente non sopporto le vostre donne liberate
con cui voi discutete democraticamente,
sono diverso perché quando è merda è merda
non ha importanza la specificazione:
autisti di piazza, studenti, barbieri, santoni, artisti, operai,
gramsciani, cattolici, nani, datori di luci, baristi,
troie, ruffiani, paracadutisti, ufologi.
Quando è moda è moda, quando è moda è moda,
quando è moda è moda, quando è moda è moda,
quando è moda è moda, quando è moda è moda,
quando è moda è moda, quando è moda è moda.