"Mi risulta difficile, come credo a molti di noi, pensare agli anni come a qualcosa di delimitato, con un inizio il 1° gennaio e una fine 365 giorni più tardi. Stavo per dire che il 1980 fu per me un anno fiacco, sconclusionato, vuoto, ma sarebbe sbagliato; è il 79/80 che fu così. I tifosi di calcio parlano in questo modo: i nostri anni, le nostre unità di tempo vanno da agosto a maggio (giugno e luglio non esistono neanche, soprattutto negli anni dispari, che non hanno i mondiali o gli europei)". (...) Ci ubriachiamo l'ultimo dell'anno, come tutti, ma in realtà è dopo la finale di Coppa, in maggio, che facciamo ripartire il nostro orologio interiore, e ci lasciamo andare alle promesse e ai rimpianti e agli impegni di rinnovamento che le persone normali si concedono alla fine dell'anno tradizionale".
<3