Ricordo che comprai la maglia di Protti, ero un bambino felice che ogni domenica andava al Club Napoli. Poi cominciarono subito le mazzate, ma sapevamo tutti che eravamo una squadra e una società morta. Nonostante questo quelli più grandi mi rincuoravano, mi dicevano che non era importante e, insieme, ridevamo amaramente della nostra sconfitta davanti al calcio e alla storia.