Me li immagino Pietro Ingrao e Sandro Pertini fare 10 anni di politica e 5 di lavoro

Ragazzi la politica è una cosa seria, molto seria, troppo seria per lasciarla in mano ai dilettanti, si impara a fare negli negli anni e si fa con amore e passione non per lavoro.
La politica è una cosa troppo seria, soprattutto, per accettare in politica qualsivoglia abbia a che fare col movimento cuinquestelle di sto cazzo.
Il problema è che non sono tutti Ingrao o Pertini, ma capisco che tu non ci arrivi a questo: a capire che quelle sono le eccezioni, non la regola del buon politico... Il contorno è fatto per lo più di gente che senza la politica non saprebbe di che vivere e sarebbe disposta a tutto pur di continuare, a differenza di Pertini ed Ingrao...
Quelle che cita anche Nick sono le eccezioni. Non c'entra una mazza quanto tempo sei stato in politica. Uno che è stato in politica da anni è Borghezio, ha cominciato nel 90... Fioroni ha 35 anni di esperienza alle spalle... Sono questi signori la maggioranza. Non certo i pochi optimates come Ingrao... E almeno un tempo quelli erano i leader, che tenevano a freno la massa di capre canute... Oggi non ne abbiamo praticamente più... In questo clima, meglio ridurre la presenza nelle istituzioni della stessa persona. I tempi cambiano e, se non si può tornare al PCI di Berlinguer, perché di Berlinguer non ce ne sono oggi, meglio cautelarsi in altro modo.
Vorrei far notare comunque che i dilettanti non sono quelli di M5S solamente: Monti era un dilettante, la ministra Guidi era una dilettante, di dilettanti ne troviamo moltissimi in politica. Il punto non è essere dilettanti o meno di politica, quella si impara a farla facendola. Il problema è essere dilettanti nei ruoli che sei chiamato a svolgere. E questo dipende da una preparazione non politica, ma culturale.
PS Vozza, ovviamente a mia opinione, dopo averne letto il curriculum, ascoltato le proposte e soppesato le stesse (compresa la sua preparazione) rientra proprio nelle capre canute di cui sopra... E per capirlo basta leggere il passaggio del programma sui beni culturali della Campania, dove parla a caso di tutto e non della cosa più importante, che oggi afferisce appunto alla gestione dei beni culturali per effetto della riforma Franceschini, ovvero i Poli Museali Regionali... Roba di cui tiene conto pure il programma dei M5S. Il che dovrebbe dire tutto...
That's all folks...