E certo, perché giustamente tutto si ferma a Berlusconi... Nella storia della Repubblica non ci sono stati MAI altri casi di scandali e problemi giudiziari che hanno costretto politici a dimettersi (ed in alcuni casi a darsi latitanti) o quelli che invece hanno proseguito imperterriti, grazie alla prescrizione, di attribuzione delle competenze o alla mancanza di legislazione in materia dei reati contestati (Aggradi per esempio).
Me lo immagino uno della DC di quando Ferri era sotto inchiesta che mi fa le pernacchie...
Ma non ti è mai passato per il cervello che sono stati, se ti riferisci al periodo di inchieste 92-94, reati che hanno esposto un problema ben più complesso dell'onestà individuale?
Quello che successe allora non fu il manifestarsi del fatto che "i politici so tutti ladri", ma semplicemente il fatto che si erano creati dei partiti troppo pesanti finanziariamente, e pertanto foraggiati da non precisate istituzioni o paesi.
Il PSI combinò quelle porcherie anche perchè non aveva accesso alla liquidità USA (quella della DC e del PRI) e nemmeno a quella URSS (il PCI, uagliù). Ed è un dato di fatto. Aumentava la posta in palio ed il PSI dovette combinare quello, utilizzando pure gente che s'era adeguà.
La soluzione allora non era la manetta o l'ingiuria pubblica, cu chilli quatt sciem che battono la mano a petto e proclamano legalità, ma un generale ridimensionamento della dimensione di quei partiti amministrativamente, conservandone però l'essenza e la funzione (tra l'altro anche costituzionale).
Esistevano i De Lorenzo ed i Poggiolini, ma pure i Sergio Moroni ed i Giorgio Benvenuto....
E, COLLEGATO ad esso, un ripensamento del modo di concepire la cosa pubblica.
Diobrà, la principale difficoltà che si incontra ragionando con te è questa effettiva difficoltà a cogliere queste complessità. O sbatti dati oppure provochi. Ti va di ragionare su ste basi?