Staff > Stagione 2014/2015

[EL] Dnipro - Napoli [PREPARTITA]

<< < (98/105) > >>

AyeyeBrazov:
RIFONDAZIONE

Genny Fenny:

--- Citazione da: Bruce Colotti - 15 Maggio, 2015, 10:23:21 am ---Seconda considerazione, gare come quelle di ieri non le vincono gli allenatori, ma soprattutto certi calciatori. Un allenatore può aiutarti sul lungo percorso, ma nelle gare decisive come quelle di ieri il compito di portare a termine la missione è di gente come Higuain, Callejon, Hamsik soprattutto.

--- Termina citazione ---

Perdonami se non ho letto oltre, ma questa mi pare l'ennesimo capitolo dell'agiografia di Benitez, che quando non trasforma la merda in cioccolata, allora si limita a non sbagliare, tutt'al più a essere uno dei tanti partecipanti a un concorso di colpa.
E allora tutte quelle menate sulla sua esperienza, il re di Coppe, gli spogliatoi della finale di Ataturk, i quattro milioni all'anno ecc. dove vanno a finire?
Ieri non vi aspettavate niente da Benitez?
Se non è lui il leader desinato da questa squadra di palle mosce, previa epurazione di chi come tale non lo riconosceva, allora chi è?
Hamsik che dice che Higuain, che dice nasfaccimma e palla bona, che al mercato mio padre comprò?
Ora la stagione è finita, siamo tutti delusi, posate gli scudi, perché nun c'a faccio chiù.
Non è questione di avere ragione o di avere torto, non mi interessa niente, ma dopo ciò che Benitez ci ha fatto, vederlo andare via con gli onori del genio incompreso, di colui che non ha potuto, mi fa schifare il mondo, perché in questi momenti l'unica miserrima soddisfazione che mi resta è quella di vedere riconosciute le debite responsabilità a chi ci ha affondato, gente che guadagna milioni di euro e che ieri ci ha pisciato senza nessun ritegno.
Con una colpa gravissima.
L'arroganza.
Perché io ricorderò questa squadra come quella dei falliti di Madrid, i lucifero del pallone.
Gente che nelle dichiarazioni e nei fatti non ha mai avuto la minima idea né della nostra dimensione economica né di ciò che il calcio è per i napoletani.
E allora nun vuless che và a fernì che siamo tornati al Napoli dell'intertoto e alla fine dobbiamo dire pure grazie a qualcuno.

Non sto facendo retorica, ieri abbiamo avuto l'ennesima dimostrazione della supponenza di cui sopra.
A partire dalla formazione. Doppio attaccante, nessuna punta in panchina.
Messaggio chiaro. Noi giochiamo sempre uguale e mettiamo anche un altro carico di briscola. La partita la quagliamo subito.
Dall'altra parte pressano alto, così togliendoci quaranta metri di campo, quelli buoni, dove opera Gabbiadini che è tutto fuorché un giocatore di manovra (tolto inspiegabilmente quando la partita diventa zozza e servono i suoi tiri ed i piazzati).
La partita è finità lì, di fatto ci hanno lasciato una sola occasione pulita.
Perché gli altri sono il Dinipro, si devono guardare la castagna, così come prima di loro Sarri, Iachini, Ventura, Stramaccioni e a maronna.
Noi no, siamo il Napoli di Benitez.

Gabbie:

--- Citazione da: bender89 - 15 Maggio, 2015, 14:30:56 pm ---Perdonami se non ho letto oltre, ma questa mi pare l'ennesimo capitolo dell'agiografia di Benitez, che quando non trasforma la merda in cioccolata, allora si limita a non sbagliare, tutt'al più a essere uno dei tanti partecipanti a un concorso di colpa.
E allora tutte quelle menate sulla sua esperienza, il re di Coppe, gli spogliatoi della finale di Ataturk, i quattro milioni all'anno ecc. dove vanno a finire?
Ieri non vi aspettavate niente da Benitez?
Se non è lui il leader desinato da questa squadra di palle mosce, previa epurazione di chi come tale non lo riconosceva, allora chi è?
Hamsik che dice che Higuain, che dice nasfaccimma e palla bona, che al mercato mio padre comprò?
Ora la stagione è finita, siamo tutti delusi, posate gli scudi, perché nun c'a faccio chiù.
Non è questione di avere ragione o di avere torto, non mi interessa niente, ma dopo ciò che Benitez ci ha fatto, vederlo andare via con gli onori del genio incompreso, di colui che non ha potuto, mi fa schifare il mondo, perché in questi momenti l'unica miserrima soddisfazione che mi resta è quella di vedere riconosciute le debite responsabilità a chi ci ha affondato, gente che guadagna milioni di euro e che ieri ci ha pisciato senza nessun ritegno.
Con una colpa gravissima.
L'arroganza.
Perché io ricorderò questa squadra come quella dei falliti di Madrid, i lucifero del pallone.
Gente che nelle dichiarazioni e nei fatti non ha mai avuto la minima idea né della nostra dimensione economica né di ciò che il calcio è per i napoletani.
E allora nun vuless che và a fernì che siamo tornati al Napoli dell'intertoto e alla fine dobbiamo dire pure grazie a qualcuno.

Non sto facendo retorica, ieri abbiamo avuto l'ennesima dimostrazione della supponenza di cui sopra.
A partire dalla formazione. Doppio attaccante, nessuna punta in panchina.
Messaggio chiaro. Noi giochiamo sempre uguale e mettiamo anche un altro carico di briscola. La partita la quagliamo subito.
Dall'altra parte pressano alto, così togliendoci quaranta metri di campo, quelli buoni, dove opera Gabbiadini che è tutto fuorché un giocatore di manovra (tolto inspiegabilmente quando la partita diventa zozza e servono i suoi tiri ed i piazzati).
La partita è finità lì, di fatto ci hanno lasciato una sola occasione pulita.
Perché gli altri sono il Dinipro, si devono guardare la castagna, così come prima di loro Sarri, Iachini, Ventura, Stramaccioni e a maronna.
Noi no, siamo il Napoli di Benitez.

--- Termina citazione ---
:brà:

sono così piena di odio che mi faccio paura. se vedo questa gente ancora a Napoli mi faccio querelare in qualche modo, sicuro.

FistingTopo:

--- Citazione da: bender89 - 15 Maggio, 2015, 14:30:56 pm ---Perdonami se non ho letto oltre, ma questa mi pare l'ennesimo capitolo dell'agiografia di Benitez, che quando non trasforma la merda in cioccolata, allora si limita a non sbagliare, tutt'al più a essere uno dei tanti partecipanti a un concorso di colpa.
E allora tutte quelle menate sulla sua esperienza, il re di Coppe, gli spogliatoi della finale di Ataturk, i quattro milioni all'anno ecc. dove vanno a finire?
Ieri non vi aspettavate niente da Benitez?
Se non è lui il leader desinato da questa squadra di palle mosce, previa epurazione di chi come tale non lo riconosceva, allora chi è?
Hamsik che dice che Higuain, che dice nasfaccimma e palla bona, che al mercato mio padre comprò?
Ora la stagione è finita, siamo tutti delusi, posate gli scudi, perché nun c'a faccio chiù.
Non è questione di avere ragione o di avere torto, non mi interessa niente, ma dopo ciò che Benitez ci ha fatto, vederlo andare via con gli onori del genio incompreso, di colui che non ha potuto, mi fa schifare il mondo, perché in questi momenti l'unica miserrima soddisfazione che mi resta è quella di vedere riconosciute le debite responsabilità a chi ci ha affondato, gente che guadagna milioni di euro e che ieri ci ha pisciato senza nessun ritegno.
Con una colpa gravissima.
L'arroganza.
Perché io ricorderò questa squadra come quella dei falliti di Madrid, i lucifero del pallone.
Gente che nelle dichiarazioni e nei fatti non ha mai avuto la minima idea né della nostra dimensione economica né di ciò che il calcio è per i napoletani.
E allora nun vuless che và a fernì che siamo tornati al Napoli dell'intertoto e alla fine dobbiamo dire pure grazie a qualcuno.

Non sto facendo retorica, ieri abbiamo avuto l'ennesima dimostrazione della supponenza di cui sopra.
A partire dalla formazione. Doppio attaccante, nessuna punta in panchina.
Messaggio chiaro. Noi giochiamo sempre uguale e mettiamo anche un altro carico di briscola. La partita la quagliamo subito.
Dall'altra parte pressano alto, così togliendoci quaranta metri di campo, quelli buoni, dove opera Gabbiadini che è tutto fuorché un giocatore di manovra (tolto inspiegabilmente quando la partita diventa zozza e servono i suoi tiri ed i piazzati).
La partita è finità lì, di fatto ci hanno lasciato una sola occasione pulita.
Perché gli altri sono il Dinipro, si devono guardare la castagna, così come prima di loro Sarri, Iachini, Ventura, Stramaccioni e a maronna.
Noi no, siamo il Napoli di Benitez.

--- Termina citazione ---

 :brà: :brà: :brà: :brà: :brà: :brà:

Aggiungo anche un BRAVOH .. cosi senza motivo, perchè si porta, ma quoto ogni singola virgola

Bruce Colotti:

--- Citazione da: bender89 - 15 Maggio, 2015, 14:30:56 pm ---Perdonami se non ho letto oltre, ma questa mi pare l'ennesimo capitolo dell'agiografia di Benitez, che quando non trasforma la merda in cioccolata, allora si limita a non sbagliare, tutt'al più a essere uno dei tanti partecipanti a un concorso di colpa.
E allora tutte quelle menate sulla sua esperienza, il re di Coppe, gli spogliatoi della finale di Ataturk, i quattro milioni all'anno ecc. dove vanno a finire?
Ieri non vi aspettavate niente da Benitez?
Se non è lui il leader desinato da questa squadra di palle mosce, previa epurazione di chi come tale non lo riconosceva, allora chi è?
Hamsik che dice che Higuain, che dice nasfaccimma e palla bona, che al mercato mio padre comprò?
Ora la stagione è finita, siamo tutti delusi, posate gli scudi, perché nun c'a faccio chiù.
Non è questione di avere ragione o di avere torto, non mi interessa niente, ma dopo ciò che Benitez ci ha fatto, vederlo andare via con gli onori del genio incompreso, di colui che non ha potuto, mi fa schifare il mondo, perché in questi momenti l'unica miserrima soddisfazione che mi resta è quella di vedere riconosciute le debite responsabilità a chi ci ha affondato, gente che guadagna milioni di euro e che ieri ci ha pisciato senza nessun ritegno.
Con una colpa gravissima.
L'arroganza.
Perché io ricorderò questa squadra come quella dei falliti di Madrid, i lucifero del pallone.
Gente che nelle dichiarazioni e nei fatti non ha mai avuto la minima idea né della nostra dimensione economica né di ciò che il calcio è per i napoletani.
E allora nun vuless che và a fernì che siamo tornati al Napoli dell'intertoto e alla fine dobbiamo dire pure grazie a qualcuno.

Non sto facendo retorica, ieri abbiamo avuto l'ennesima dimostrazione della supponenza di cui sopra.
A partire dalla formazione. Doppio attaccante, nessuna punta in panchina.
Messaggio chiaro. Noi giochiamo sempre uguale e mettiamo anche un altro carico di briscola. La partita la quagliamo subito.
Dall'altra parte pressano alto, così togliendoci quaranta metri di campo, quelli buoni, dove opera Gabbiadini che è tutto fuorché un giocatore di manovra (tolto inspiegabilmente quando la partita diventa zozza e servono i suoi tiri ed i piazzati).
La partita è finità lì, di fatto ci hanno lasciato una sola occasione pulita.
Perché gli altri sono il Dinipro, si devono guardare la castagna, così come prima di loro Sarri, Iachini, Ventura, Stramaccioni e a maronna.
Noi no, siamo il Napoli di Benitez.

--- Termina citazione ---
La mia stima per Benitez è nota, ma non lo considero assolutamente esente da colpe(ho scritto che io ad esempio ieri avrei messo titolare Hamsik). Tutti hanno sbagliato, nessun escluso e ci metto pure noi tifosi. La mia frase che hai riportato non è agiografia di Benitez. Credo solo che in una semifinale europea di ritorno, dopo che ti hanno anche fregato all'andata in quel modo, calciatori professionisti alcuni dei quali pure di alto livello, non hanno bisogno di essere motivati nè dall'allenatore, nè dal presidente, nè dai tifosi. Non c'è bisogno di grandi tatticismi per battere il Dnipro e in una semifinale o finale quello che ha sempre contato sono stati i calciatori, il loro talento, la loro voglia di vincere. Detto questo, per quanto riguarda l'allenatore, lo  stimo  ma ripeto le sue colpe ci sono. La prima è non aver dato le dimissioni all'indomani della campagna acquisti e la seconda è aver lasciato il gruppo e la società in sospeso con la storia del suo rinnovo. Lui dice che col Chelsea ha vinto l'europa league anche se tutti sapevano che sarebbe poi andato via. Ecco, tutti lo sapevano, c'era chiarezza. Qui a Napoli è diverso. Ha lasciato tutti in una situazione di ambiguità che spesso può far trovare alibi a certi tipi di calciatori e alla società stessa. Questa situazione l'ha creata Benitez e credo abbia fatto perdere punti e concentrazione. Gli critico il fatto di aver non digerito il ritiro imposto dal pappone. Nella sua posizione di precario da lui stesso voluta a mio avviso non poteva accampare pretese. Si doveva stare zitto. E per chiudere, sto mettendo in discussione Higuain e Callejon due calciatori voluti proprio da Benitez, che li conosceva anche sul piano caratteriale.
Io non credo che rivoluzionando di nuovo area tecnica e 3/4 della squadra miglioreremo. Il problema è che è stato veloce il raggiungimento di un certo livello in questi anni. La difficoltà sta nel fare il passo definitivo verso la vetta. Per fare questo non serve cambiare l'allenatore,  parte dei calciatori, serve soprattutto che la società voglia davvero fare questo ultimo passo. Per quanto mi riguardo un allenatore conta per il 10% massimo, la maggior parte la fa da un lato la società e dall'altro i calciatori a livello di mentalità e di tasso tecnico.

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

[*] Pagina precedente

Vai alla versione completa