Però l'approccio critico deve essere la base per chi ha necessariamente bisogno di migliorare. Altrimenti facciamo il toro di ventura che si sente bucchinissimo perchè ha vinto al san mames e l'anno prossimo stiamo qua a pettinarci i peli del cazzo e a ripetere gli stessi errori.
I limiti di questo napoli sono ascrivibili a 2 categorie: mancanza di esperienza (Bologna e Udine) e mancanza di soluzioni alternative (Roma, Milan, Inter).
Da un lato dobbiamo crescere perchè non si può cadere in trappoloni come quelli di udine e Bologna, che sono proprio il retaggio di un napoli mazzarriano che appena arriva il momento di cacciare il pesce se lo fa ammosciare.
Dall'altro dobbiamo crescere perchè abbiamo affrontato Roma, Milan e Inter in momenti crucialissimi della stagione e abbiamo sfoderato solo una drammatica impotenza di fronte a squadre che si chiudono con un minimo di ordine e aiutati da un evidente mismatch fisico.
E in queste situazioni controbattere con un noioso e sterile giropalla, con una sola punta lasciata a morire in mezzo a due mamozi e callejon a fare l'ala ordinata è un limite.
Ma per vincere le partite contro squadre che si chiudono e si difendono serve una cosa solamente: brillantezza fisica e tecnica. La verità è che il Napoli è da Febbraio che ha perso smalto, e questo è causato un poco dalla rosa corta, un poco dal fisiologico declino psico fisico da stress e un poco pure dalla gestione non ottimale della rosa da parte di Sarri. Nel Napoli di Ottobre il possesso sterile sarebbe stato giropalla veloce, Callejon ala ordinata sarebbe stato Callejon che fa impazzire i terzini con i tagli, l'attaccante in balia dei mamozi sarebbe stato Higuain che accorcia portandosi due uomini e creando gli spazi ecc ecc.
Poi sicuramente poi i vari Jorginho, Gabbiadini, Insigne, Koulibaly si sono dimostrati non maturi in certe partite ( vedi Inter) in cui devi avere il pelo sullo stomaco per uscire indenne.