Le ragioni sono più complesse. C'entra il fatto che, campando di vacche grasse per troppi anni, il nostro movimento calcistico non ha avuto più pazienza per i giocatori che devono crescere (anche se ora qualcosina sta cambiando).
C'entra il fatto che abbiamo avuto le milanesi a smobilitare, e fidati che lo stesso succederà pure per il Real. E anche per il Barca: Xavi, Busquets, Piquè e compagnia bella non sono eterni, così come non lo sono stati Nesta, Maldini, Gattuso, Zambrotta.
C'entra il fatto che troppe squadre, per troppi anni, non hanno avviato o provato progetti calcistici seri.
C'entra il fatto che i nostri migliori talenti so delle cape di cazzo come El Sharaawi e Balotelli (che se avesse la testa di Morata, altro che Van Persie).
C'entra il fatto che manca coraggio. Se metà anni novanta ci fosse stata la mentalità attuale (oltre alle libertà) sta certo che un Vieri o un Inzaghi non sarebbero mai passati dall'Atalanta a vincere gli scudetti con la Juve. E probabilmente non sarebbero mai esplosi come effettivamente hanno fatto.
Ed oltre al coraggio, c'era anche l'arrangiarsi, ossia il migliorare considerevolmente un giocatore, lavorarci su.
Pirlo all'Inter, mezzapunta, era dato per spacciato nelle squadrette, io questo lo ricordo bene.
Insomma, dire semplicemente che escono i giocatori scarsi, come se madre natura preferess ò tiki taka, i mangiatori di fish and chips oppure i tedeschi scemi, mi sembra na cosa ridicola. Così come dire che Gabbiadini nun s'pò avvicinà ai migliori Under 25 europei.
Nun parlamm pò del campionato tedesco...
c'entra anche il fatto che sono troppo pagati senza aver ancora dimostrato niente ... bastano un paio di tiri nell'incrocio, la faccia da figlio di zoccola stile Balotelli, che procuratori e media li pompano, li spacciano per fuoriclasse, gli sponsor li coprono di soldi ... quando non rendono c'è la scusa pronta della "capa di cazzo" e poi tutto viene da se, tanto di fessi che si lasciano bombardare dalle minkiate dei media ce ne sono a tonnellate
una volta che sei famoso vieni pagato per l'immagine che ti sei fatto, non per quello che fai in campo, David Beckham ne è un esempio. Gli sono bastati un paio di anni a buon livello e lo hanno coperto di miliardi ...