Mah la libertà, in termini assoluti, non è possibile a meno di non pensarla come totale assenza di vincoli e legami di qualunque tipo, ma l'uomo è un animale sociale, e ha bisogno degli altri per vivere. Ergo non può essere libero in maniera ab-soluta.
All'interno di questo reticolo di rapporti sociali e interpersonali, tutti quanti manipoliamo e veniamo manipolati continuamente, in maniera conscia ed inconscia; manipoliamo perfino noi stessi. Bugie, mezze verità, ricostruzioni di comodo, interpretazioni soggettive della realtà sono la regola nei rapporti umani. Anche il puro e sincero essere umano manipola, e si auto-manipola a un livello tale da mozzare il respiro.
Il linguaggio stesso, che utilizziamo anche per pensare, è in grado di aderire alla realtà solo perzialmente.
Quando si tratta del potere, semplicemente credo che siano all'opera questi stessi processi, sia pure in scala molto più grande.
Il potere che, in senso lato, guida un'organizzazione sociale in un dato momento storico, impone il suo linguaggio, crea, in maniera sottile, una lista delle cose che è dato o non è dato pensare, influenza la diffusione di idee e informazioni.
Non viviamo in una società totalitaria, il che vuol dire che non esiste un unico centro di potere ideologico ma tanti centri "diffusori" di idee, informazioni e modi di pensare, che spesso si trovano anche a confliggere tra loro, il che rende possibile una certa dialettica.
Non c'è dubbio però che anche in una società complessa e relativamente libera come la nostra il livello di manipolazione di cui si è oggetto può raggiungere livelli allarmanti. Magari in secoli passati, a fronte di sistemi sociali più rigidi dell'attuale, era però possibile una maggiore libertà di pensiero e di comportamenti, sia pure da esercitare solo nel proprio privato, laddove oggi, anche grazie al tramite dei sistemi di comunicazione moderni, la manipolazione e l'irreggimentazione possono diventare più sottili e più pervasivi.
Mentre in passato il potere si interessava soprattutto di controllare i corpi delle persone, e la mente soltanto in seconda battuta e in funzione di quelli, oggi il campo di battaglia sembra essere diventata innanzitutto la mente.