Anzi, io se fossi stato Eto'o mi sarei aspettato che, arrivato in una cantina di pezzenti e cocainomani (una specie di Bellini della serie A, dove stanno tentando di far decollare un asino), mi avrebbero messo al centro del progetto chiedendomi di aiutare la squadra, l'allenatore e soprattutto i più giovani con la mia esperienza.
Invece sbarca a Genova e vede da un lato un pazzo esaltato in preda alle crisi mistiche e dall'altra un isterico che lo mette a fare per la prima volta nella sua carriera di calciatore, a 35 anni, il doppio allenamento.
Ma speriamo che queste latrine facciano una brutta fine dint e muort de mamm loro.