Ambientata nella Miami del 1959, la serie è incentrata sulle vicende dell'impresario Ike Evans, e della sua famiglia, proprietari di un lussuoso albergo chiamato Miramar Playa. Per finanziare il suo appariscente albergo, Evans è costretto a piegarsi al boss mafioso Ben Diamond, che può garantire il successo del suo stabilimento. Mentre il suo mondo rischia di crollare da un momento all'altro, Evans lotta per difendere il suo albergo e la sua famiglia, composta dalla moglie, l'ex showgirl Vera, e dai tre figli, sullo sfondo di una turbolenta Miami.Vabbuò sì, non è Mad Men (che rimane una delle serie più belle mai fatte e se non l'avete ancora vista DOVETE farlo).
Vabbuò sì, è patinata.
Vabbuò sì, la trama è un poco piattina ed orizzontale.
Vabbuò sì, i personaggi sono stereotipati.
Vabbuò sì, però
unccescassateocazze.
Sarà che io sono un amante del periodo a cavallo tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '70 ma
a me, me piace.
C'è il jazz, ci sono gli sguardi alla John Wayne dal balcone (Jeffrey Dean Morgan, il
Comico di Watchmen...mica cazzi) ,c'è quel clima di lussuria tipico della Miami che si affaccia nel sesto decennio del secolo scorso: sembra di sentire il calore della spiaggia, l'odore dei sigari, l'esplosione art decò che riveste l'albergo (pare uscito dalla Rapture di Bioshock). E ci sono donne bellissime (Olga Kurylenko !) che chiavano come non ci fosse un domani. E le notizie che arrivano da Cuba, quel mondo così lontano ma così vicino...
A me intrattiene, anche se, come detto, la trama si basa su intrighi familiari e relazioni sentimentali pericolose.
Però, che cazzo, mica ce putimme vere' semp' gente massacrata ed elucubrazioni politiche.
La sera, prima di andarvi a cuccare, veritavella. Anche se sono solo 16 puntate...causa cancellazione.
*** and a half out of *****