Non ce la faccio ad analizzare i nostri peccati e le nostre miserie. Preferisco sotterrarli in qualche topaia del subconscio e risparmiarmi ulteriori atti di masochismo. E poi, ormai, credo siano palesi e risaputi tanto quanto la voglia di cazzo del lama donna.
Volevo soffermarmi, invece, su Alessandro Diamanti. Tanto pe’ sfugà nu poco.
È la seconda volta consecutiva che al Dall’Ara ’stu chitammuorto percuote, randella davanti e da tergo, sceneggia pantomime e mugugna fantomatici colpi di Stato senza beccare nu fetente e cartellino. Ma come si fa!? Mena come il più disgraziato dei medianacci e protesta quasi come Francesco Totti, e, da due anni a questa parte, manco la gioia di vedergli un giallo schiaffato ’nfaccia.
Ma che sangue ra culonna!