volentieri...
La questione per la quale la scala Mercalli è diventata ormai inutilizzabile è molto semplice.
La scala Mercalli fu redatta e poi aggiornata circa 110 anni fa e si basava esclusivamente sui danni a cose e/o persone prodotti dal sisma. Se si pensa al costruito, alla densità di popolazione, alle tecniche antisismiche (scartando quelle strunzate firmate Forgione sui boBboni) e ai materiali che i nostri avi avevano a disposizione di 110 anni (e variavano da regione a regione) sembra evidente che un terremoto anche lieve potesse produrre danni gravissimi.
Per farti un esempio, un terremoto della stessa intensità può produrre più danni in Abruzzo dove gli edifici storici sono costruiti con pietra viva o comunque con materiale di fortuna (insomma, con quello che avevano a disposizione), piuttosto che nella zona di Napoli e Caserta dove gli edifici storici erano costruiti con il tufo che assicurava meno danni e maggiore stabilità.
Se ti vai a vedere l'evoluzione della Basilica di Collemaggio o comunque la visiti all'interno ti potrai rendere conto di come è cambiata nei secoli e con quali materiali è stata costruita, mentre un edificio di culto o storico della nostra zona tirato su con il tufo probabilmente ha subito molto meno trasformazioni e maggiore possibilità di recupero nel tempo dell'originale grazie all'utilizzo di materiali con maggiori prestazioni.
Quindi, vista anche l'evidente evoluzione dei materiali da costruzione, l'introduzione delle norme sismiche, l'omogeneità delle nuove costruzioni su tutto il territorio italiano, le moderne progettazioni antisismiche, l'introduzione di isolatori sismici, i nuovi interventi di consolidamento sia di opere in muratura che in c.a., la capacità di misurare l'energia sismica e quindi l'utilizzo della Scala Richter, appare evidente che andando avanti la crepa che si viene a creare tra i due metodi di classificazione appare sempre più evidente.
La Mercalli si basa su una costatazione oggettiva del terremoto, mentre la Richter misura l'energia sismica. A parità di Magnitudo si avrebbe grado III della Mercalli registrato nella zona ex novo de L'Aquila che diventerebbe un grado VI della Mercalli in un qualsiasi posto dell'Aspromonte o del Belice, ma sarebbe una Mercalli I a Tokyo oppure in una zona poco densamente abitata dove gli edifici al massimo hanno due solai.
Quindi, con questa filippica del cazzo vengo a dire che quella correlazione tra le due scale fu fatta in buona fede, ma poi abbandonata perché praticamente inutile. Non porta alcun contributo né nella conta dei danni né per inquadrare un evento sismico. Un confronto sbagliatissimo e peggio mi sento che viene ancora proposta e diffusa come valida.
Anzi, io consiglio, se interessa, di consultare la mappa di pericolosità sismica del territorio italiano (basata sulla massima accelerazione registrata al suol0, la PGA Peak Ground Acceleration)
http://esse1-gis.mi.ingv.it/ inserisci il comune che ti interessa, metti la spunta "Visualizza punti della griglia riferiti a:" e poi aggiorna ridisegna mappa. In base alla scala di colori e ai punti che compariranno sulla zona della mappa di tuo interesse potrai constatare un'idea di pericolosità sismica che si avvicina di più alla realtà e renderti conto se puoi salvare la pelle a seconda se abiti in un palazzo fracido o in uno di recente costruzione.
Ovviamente, si basa tutto su misurazione e dati statistici.